Presentato, in conferenza stampa a Milano, il progetto ‘Combi Mais 10.0’, un innovativo protocollo nato durante Expo 2015 che si propone di trovare soluzioni per una coltivazione sempre più sostenibile, con risparmio di acqua e di emissioni e per proteggere la qualità di una materia prima fondamentale per le produzioni DOP lombarde e italiane.
Progetto ‘Combi Mais 10.0’
“Un progetto – commenta l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi – che mette al centro il mais. Ovvero una coltura strategica per la nostra agricoltura in quanto pilastro del settore zootecnico. In Lombardia, infatti, si registra il 23% della superficie nazionale coltivata e il 25% della produzione, ma gli effetti del cambiamento climatico mettendo a rischio la sua coltivazione. Basti pensare che, nel 2012, l’Italia produceva il 75% del mais per il suo fabbisogno. L’ultimo dato è passato al 41%. Ecco perché abbiamo sempre più bisogno di buone pratiche come quella proposta oggi”.
Progetto con importanti partner
Il progetto vede la partecipazione di importanti partner. Realtà leader nei campi della ricerca in agricoltura, nelle macchine e attrezzature per la lavorazione nei campi, nella ricerca sugli ibridi di mais, per le soluzioni innovative per l’irrigazione e le lavorazioni di precisione. Il coordinamento agronomico è affidato al dottor Leonardo Bertolani e tutti gli step delle attività alla regia del Dipartimento di Agronomia dell’Università di Torino, guidato dal professor Amedeo Reyneri.
Vigo (Innovagri): risposta a cambiamento climatico
“Il cambiamento climatico ormai diventato una consuetudine – commenta Mario Vigo, presidente di Innovagri, ideatore di Combi Mais – impone un Combi Mais ancora più forte nel campo della ricerca e innovazione. Con l’obiettivo di rispondere alla richiesta di produzione, qualità e sostenibilità per il sistema agricolo del nostro Paese”.
Beduschi: da Pac 383 milioni per innovazione
“Regione Lombardia – conclude l’assessore Beduschi – sostiene l’innovazione come fattore di competitività per le aziende. Sono realtà che supportiamo perché possano coniugare con sempre maggiore efficacia la sostenibilità con la qualità dei prodotti. Non a caso, con il complemento regionale per lo sviluppo rurale del Piano strategico nazionale della Pac ben 383 milioni saranno destinati a investimenti per l’innovazione”.
gus