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Inaugurati Ospedale Comunità Morbegno e Case Comunità di Bormio e Livigno

Letizia Moratti ha inaugurato l'Ospedale di Comunità di Morbegno

Letizia Moratti: attenzione per sanità Valtellina è concreta

La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha fatto tappa in provincia di Sondrio per inaugurare alcune strutture sanitarie. Primo step l’apertura del primo dei cinque Ospedali di Comunità dell’Asst Valtellina e Alto Lario (gli altri sono previsti uno a Tirano, due a Sondrio città e uno Dongo/CO). A seguire Letizia Moratti ha tagliato il nastro dei nuovi posti letto dell’Hospice di Morbegno realizzati grazie al contributo dell’associazione Cancro Primo Aiuto Onlus. Infine, ha presenziato all’inaugurazione delle Case di Comunità di Bormio e Livigno. “Questa giornata ha un significato davvero importante perché – ha spiegato nell’occasione la vicepresidente – ci troviamo a inaugurare una serie di strutture attese dal territorio. Strutture che vanno a rafforzare e a rendere ancora più qualificato un servizio in un’area geografica particolare è importante come la Valtellina”.

Morbegno punto di riferimento per la Bassa Valle

Più posti letto per le strutture della sanità della Valtellina“Morbegno – ha proseguito Letizia Moratti – è sempre più un concreto punto di riferimento sanitario per la Bassa Valle che, grazie all’Ospedale di Comunità e all’Hospice, offre servizi ancora più mirati”. L’Ospedale di Comunità è una struttura sanitaria di ricovero di cure intermedie, destinata a ricoveri brevi per pazienti che hanno bisogno di interventi sanitari a bassa intensità clinica. Contribuisce a fornire cure più appropriate riducendo, per esempio, gli accessi impropri al Pronto Soccorso o ad altri servizi sanitari. Nella struttura sono presenti 15 posti letto tecnici, distribuiti in 7 camere di degenza doppie con bagno e 1 camera di degenza singola con bagno. Il personale è formato da 17 unità tra medico, infermieri, fisioterapista e OSS.

UOS e Hospice di Morbegno, altri 7 posti letto

La U.O.S. Cure Palliative e Hospice di Morbegno non è solo riservata ai malati oncologici ma anche a chi soffre di una malattia degenerativa in fase terminale di tipo neurologico, polmonare, renale o cardiaco. La struttura dispone attualmente di 7 camere di degenza singole con bagno annesso. È stata ampliata, grazie al contributo dell’associazione Cancro Primo Aiuto, con ulteriori 7 camere. Si attuano le cure palliative che provvedono al sollievo del dolore e degli altri sintomi, integrano gli aspetti psicologici, sociali e spirituali dell’assistenza. Si offre un sistema di supporto per aiutare la famiglia durante la malattia.

Cure palliative domiciliari

È inoltre attiva l’Unità di Cure Palliative Domiciliari per garantire alle persone con malattia in fase avanzata la possibilità di essere seguite a casa. Per l’attivazione del servizio è indispensabile che al domicilio sia presente una persona in grado di seguire l’ammalato (caregiver). Persona a cui l’équipe possa fare riferimento. L’assistenza è assicurata tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24.

Bormio: la medicina del territorio valorizza sanità Valtellina

La vicepresidente Moratti si è successivamente recata a Bormio per inaugurare la Casa di Comunità. Saranno in tutto 9 quelle ubicate sul territorio dell’Asst Valtellina Alto Lario. Oltre Bormio previste anche a Livigno, Tirano, Sondrio, Chiavenna, Morbegno, Dongo/CO, Berbenno di Valtellina e Chiesa in Valmalenco. “A Bormio – ha spiegato in loco Letizia Moratti – confermiamo come la filosofia di Regione Lombardia sia quella di valorizzare sempre più la medicina del territorio. Questa Casa di Comunità e quella di Livigno assumono un valore particolarmente significativo perché guardano innanzitutto alla popolazione che vive in quest’area geografica, ma anche per i moltissimi turisti che trascorrono periodi di vacanza tra questa bellissime montagne”.

Dal consultorio famigliare alla diagnostica ambulatoriale

Sono 53 le unità di personale assegnato alla Casa. La struttura ha i seguenti servizi: punto unico di accesso, consultorio familiare con screening per il carcinoma della cervice uterina (pap test, test hpv), Adi e integrazione con i servizi sociali per la cronicità, centro unico di prenotazione (CUP), medicina specialistica e diagnostica ambulatoriale. E ancora punto prelievi, medicina generale, ambulatorio infermieristico, medico di continuità assistenziale e vaccinazioni. Presenti anche il centro psico-sociale (CPS) e il servizio tossicodipendenze (SERT).

I servizi della Casa di Comunità di Livigno

Livigno per l'inaugurazione della Casa di ComunitàUltima tappa valtellinese della vicepresidente Moratti a Livigno, per l’inaugurazione della Casa di Comunità. La struttura ha 33 unità di personale. All’interno della Casa sono presenti il punto unico di accesso, il punto famiglia con screening per il carcinoma della cervice uterina (PAP Test, Test HPV), l’Adi e integrazione con i servizi sociali per la cronicità. Inoltre, figurano il centro unico di prenotazione (CUP), la medicina specialistica e diagnostica ambulatoriale e il punto prelievi. All’interno della Casa di Comunità di Livigno sono operativi gli ambulatori di medicina generale, l’ambulatorio infermieristico e il medico di continuità assistenziale. In più, il punto di primo intervento, i servizi per la salute mentale e le dipendenze e l’area vaccinazioni.

A Sondalo investimenti doppi rispetto alle Olimpiadi

“La Valtellina e la sanità della Valtellina sono per noi un’assoluta priorità”, ha sottolineato Letizia Moratti, proprio nel corso dell’inaugurazione della Casa di Comunità di Bormio. “Per la sanità di Sondalo – ha detto – abbiamo per esempio già stanziato 40 milioni di euro. Quasi il doppio dei 26 milioni di investimento previsti per le Olimpiadi 2026“.

Per sanità Valtellina più posti letto, specialità e prestazioni

“A Sondalo – ha specificato Letizia Moratti – abbiamo incrementato i posti letto e abbiamo riportato le specialità. Nei primi 100 giorni del 2022 abbiamo registrato un incremento sia delle prestazioni ambulatoriali sia dei ricoveri che va dal 130% al 179%, a dimostrazione che l’impegno di Regione Lombardia per la Valtellina e per Sondalo è molto concreto”.

Già stanziati 160 milioni per la sanità della Valtellina

“Regione – ha quindi evidenziato la vicepresidente – nel biennio 2019-2021 ha stanziato 160 milioni di euro per la Valtellina. Di questa cifra 25 milioni sono stati già impegnati, il restante lo sarà tra Sondrio, a cui sono destinati un’ottantina di milioni, Sondalo a cui ne andranno una quarantina e Chiavenna con circa 10 milioni. A questi si aggiungono 25 milioni per le case e gli ospedali di comunità, altri 6 milioni per le grandi apparecchiature di ultima generazione come Tac, Risonanza magnetica e acceleratori lineari e, inoltre, altri 6 milioni di euro per la digitalizzazione che in queste aree è estremamente importante”.

mac/med/dbc

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