Turismo: le montagne lombarde risultano sempre più frequentate da connazionali che superano gli arrivi dall’estero. Sui laghi sono invece i turisti stranieri a prevalere.
È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Turismo dell’Assessorato della Regione Lombardia coordinato da Barbara Mazzali, in riferimento al primo quadrimestre del 2023.
Montagne lombarde, turismo in crescita
“La maggioranza di arrivi sui monti della Lombardia – osserva l’assessore – è composta da ‘turisti nazionali. La situazione cambia sul fronte delle presenze – charisce – che calcolano le notti trascorse ‘in loco’. In questo caso, infatti, gli stranieri sono pari al 60,45% e, quindi, prevalgono”.
Un dato, quest’ultimo, “evidentemente influenzato dalle lunghe distanze, non percorribili in un solo giorno rispetto ai Paesi esteri di provenienza”.
“L’aumento del turismo ‘domestico’ – sottolinea – verso le montagne lombarde è confermato dai numeri del 2022. Lo scorso anno, infatti, la maggioranza di arrivi e presenze ha visto prevalere gli italiani, pari rispettivamente al 67,71% e al 58,41%”.
I laghi
Diverso il quadro per i laghi lombardi, dove si registrano 792.931 arrivi (a cui corrispondono 2,5 milioni di presenze), con una permanenza media di 3,2 notti.
“Sui nostri laghi – continua – la maggioranza di arrivi e presenze è rappresentata dagli stranieri. Nel primo quadrimestre sono stati rispettivamente al 60% gli arrivi) e al 63,50% le presenze”.
Dall’analisi del primo quadrimestre 2023, i laghi sono infatti luoghi altamente attrattivi, con un trend di crescita.
“Da gennaio ad aprile 2023 segnano infatti, rispetto allo stesso periodo del 2022, + 26,2% di arrivi. Per quanto riguarda invece le presenze si arriva al 51%. La permanenza media passa quindi da 2,7 a 3,2 notti”.
“I laghi rappresentano oltre il 25% degli arrivi della Lombardia e oltre il 36% in riferimento alle presenze. Sono quindi – conclude -una vera ‘calamita’ per i turisti stranieri”.