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Turismo. Oltrepò Pavese: 50 tra castelli, borghi storici e 100 itinerari

Turismo Oltrepò Pavese

Terme, castelli e vino sono le tre parole-chiave per il rilancio dell’Oltrepò Pavese e del suo turismo. Al progetto stanno lavorando Regione Lombardia, importanti realtà del territorio e imprenditori.

Parte da qui il ‘tour’ di incontri sul territorio che ha coinvolto l’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali. Con lei anche il direttore generale di ‘Colline e Oltre‘,  Matteo Casagrande Paladini e il vicepresidente e responsabile dello sviluppo di ‘Terme Italia’, Stefano Antonio Zaghis.

Hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di Terme di Rivanazzano e vicepresidente di Federterme, Giorgio Matto e il futuro presidente di ‘Tavole Oltrepò‘ Giorgio Liberti. Presenti anche i presidenti di Federalberghi Pavia, Giovanni Merlino e dell’Associazione ‘Inoltre’, Simone Scarani.

Oltrepò Pavese e turismo, fare rete

L’obiettivo dichiarato è ‘fare rete’ a vantaggio di questa provincia lombarda, il cui potenziale turistico non è ancora adeguatamente espresso. Alcuni progetti sono già in campo, ma l’intenzione è attrarre nuovi investitori, allo scopo comune di calamitare qui migliaia di turisti, anche dall’estero.

Le finalità

Tre le direttrici principali del piano condiviso tra Assessorato al Turismo e stakeholders: riattivare il patrimonio termale locale e  rilanciare la filiera enogastronomica in chiave ‘enoturistica.  Aprire, infine, al pubblico i numerosi castelli delle colline pavesi. Questi ‘gioielli di storia’ possono infatti essere adibiti a strutture ricettive di altissima qualità per pernottamenti, matrimoni, convention, convegni e sfilate di moda.

Turismo Oltrepò PaveseLe Terme di Salice

Il focus principale sarà il ‘ben essere’ termale di cui l’Oltrepò, grazie al supporto fondamentale di tutti gli stakeholders istituzionali e finanziari coinvolti, mira a diventare ‘capofila’ nell’area sud della Lombardia. Situato al confine con Piemonte e Liguria, è infatti al centro dell’ex triangolo industriale. Partecipa a questa squadra anche Terme Italia guidata da Massimo Caputi. Grazie al know-how gestionale acquisito con Terme di Saturnia ha avviato un progetto per la creazione di un network di centri termali a livello nazionale. Autorizzati dal ministero della Sanità, includono, tra l’altro, terapie di prevenzione, cura e riabilitazione in un’ottica di ‘ben essere globale’. Una strategia condivisa anche con il ministero del Turismo, interessato a rilanciare il turismo termale.

Per le Terme di Salice, importante fulcro di sviluppo dell’intero Oltrepò pavese, Terme Italia sta valutando un primo investimento importante e un secondo di notevole entità. Sono suddivisi tra acquisizione ed esecuzione di lavori per la creazione di un ‘polo del ben essere’. Il ‘Polo’ integrerà, in più fasi, tre diverse strutture attualmente chiuse. Queste ultime sono lo stabilimento termale di Salice Terme, l’ Hotel Terme e il Parco delle Terme per un’offerta termale sinergica e una molteplicità di servizi.

Borghi, terme e gusto, un quadro che attrae Turismo Oltrepò Pavese

“Castelli, rocche e borghi, ‘tesori di storia’ custoditi – ha detto l’assessore Mazzali – nelle verdi colline pavesi ‘ornate’ da schiere di vigneti che offrono un paesaggio unico e inimitabile. Questa è anche terra di antichi casali e torri affascinanti e attrezzati in grado di soddisfare ogni esigenza”.

“Un ‘quadro’ che attrae e cattura la vista – ha proseguito – conquistando anche i sensi dei visitatori, con terme note fin dall’epoca romana per le loro acque curative. Tutto ciò senza dimenticare un’enogastronomia locale fatta di vini d’eccellenza e salumi Dop che completano un’offerta di benessere a 360 gradi”.
“La sfida – ha detto ancora – è portare qui migliaia di turisti, tanti stranieri che, sono certa, si innamoreranno di questi luoghi”.

Un plauso dell’assessore è andato all’impegno di ‘Colline e Oltre’ per realizzare il ‘marchio Tavole Oltrepò’. Questa è un’associazione di osti del territorio costituita da 16 ristoratori con lo scopo di operare per il rilancio della ricettività turistica locale. Apprezzamento anche per l’associazione ‘Inoltre’ dedicata ad aggregare 24 strutture ricettive di eccellenza del territorio.

Turismo Oltrepò PaveseModello da imitare

“Questa sinergia  – ha continuato Mazzali – è la strada giusta.  ‘Colline e Oltre’ può essere infatti un modello trasferibile ad altre realtà territoriali. Spero di tornare in questi splendidi luoghi per la consegna della prestigiosa targa di uno dei borghi più belli d’Italia’ a Golferenzo. La collaborazione di Regione Lombardia – ha precisato – si tradurrà quindi, da subito, nella valorizzazione dell’offerta dell’Oltrepò sul portale ufficiale regionale InLombardia e nella partecipazione ad iniziative di promozione. Tra queste,  la Bit e il TTG di Rimini”.

Un’attenzione particolare sarà riservata anche alle filiere enogastronomiche. La Lombardia vanta ben 33 prodotti tipici certificati, di cui 20 Dop e 13 Igp. Ci sono, inoltre, 5 vini Docg lombardi. Uno di questi è l’Oltrepò Pavese Metodo classico.

I numeri

Questi i numeri relativi al potenziale valore turistico dell’Oltrepò: 50 tra castelli storici e borghi,100 itinerari, 1.700 aziende vitivinicole, 3.500 imprese agroalimentari. I  percorsi hanno nomi che richiamano storia, natura e benessere. Tra questi La via del sale, Costa del vento, Sentiero delle fontane. Attenzione anche al turismo religioso. Ci sono infatti 13 i sentieri spirituali e 60 chiese. Sulle orme di Sant’Agostino, Sant’Alberto e San Colombano, questi cammini sono valsi a Pavia il nome di ‘Crocevia dei cammini religiosi d’Europa’ da parte della Commissione europea. Al benessere ci pensano invece le terme, con acque ricche di proprietà curative già utilizzate dai romani. Le acque ‘benefiche’ si trovano a Rivanazzano, Miradolo, Montescano e, di prossima riapertura, a Salice. Non mancano nemmeno gli aspazi per lo sport. Nell’Oltrepò pavese troviamo infatti i campi da tennis del Brallo e il Milan Junior Camp.

Visione olistica

“La visione che ci contraddistingue come Terme Italia – ha spiegato Stefano Antonio Zaghis – è olistica. Trae spunto infatti dall’integrazione fra i concetti di relax, spa e medical intesa come medicina preventiva, curativa, riabilitativa.  Minimo
comune denominatore è la valorizzazione delle diverse e preziose acque termali: salsobromoiodiche, sulfuree e solfate calciche.
La complementarità dei servizi a cui stiamo lavorando ha infatti come obiettivo la creazione di una destinazione termale sinergica. Tutto ciò grazie anche alla capacità di presa in carico dei nostri clienti che saranno al centro dei nostri programmi di ben essere”.

Sostegno alle realtà locali

“Gli obiettivi tracciati – ha sottolineato Matteo Casagrande Paladini – mirano alla creazione di una Dmo (Destination
management organization) per l’Oltrepò con il coinvolgimento di stakeholder privati e pubblici. Fondamentale anche la
collaborazione tra gli operatori della filiera enogastronomica e turistica e l’attrazione di nuovi investitori nazionali e
internazionali”.

Turismo di qualità

“La Camera di Commercio con la Provincia, la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e i Comuni del territorio – ha ribadito Giovanni Merlino – stanno costruendo un sistema turistico di qualità. L’obiettivo è infatti quello di valorizzare il patrimonio culturale, architettonico ed enogastronomico di Pavia e delle sue terre”.

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