“Un’ottima notizia quella della Commissione europea: allentate in modo sostanziale le restrizioni agli allevamenti suinicoli lombardi delle province di Pavia e di Lodi e anche a quelli piemontesi di Novara colpiti dalla Peste Suina africana“.
È il commento dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia Alessandro Beduschi, sullo stop alle limitazioni alle zone con focolai o casi di PSA (Peste Suina Africana).
Peste Suina Africana, allentate le restrizioni
“Abbiamo agito subito, con il Ministero dell’Agricoltura e quello della Salute e il Commissario di Governo per la PSA, Giovanni Filippini – ricorda l’assessore – con misure volte a contenere la diffusione del virus, con recinzioni, strutture di biosicurezza, anche con il sostegno del mondo venatorio e, va sottolineato, con la grande disponibilità al sacrificio degli allevatori di suini e dell’intera filiera della suinicoltura”.
Zona 3, restrizioni completamente rimosse
Nel dettaglio, la zona ‘3’, quella con restrizioni totali, è completamente rimossa. Sono 109 i Comuni classificati in zona ‘2’, 57 in zona ‘1’, mentre 72 Comuni precedentemente inclusi nelle zone di restrizione passano a territorio libero.
Lavoro sinergico e di squadra
“Dopo questa notizia – prosegue Beduschi – possiamo dire che i lavoratori del settore, e l’intera filiera tutta, possono tornare, e dico finalmente, a guardare ai mesi futuri con rinnovato ottimismo lasciandosi alle spalle mesi di duri sacrifici legati alle restrizioni. Siamo arrivati al traguardo di un allentamento alle restrizioni con un lavoro sinergico, di squadra, conosci che contenere e sconfiggere la PSA non è affatto semplice o facile, come dimostrano casi di altri Stati vicini a noi”.
Sguardo al futuro
“Questo non significa – conclude – che la battaglia sia finita. È però un grandissimo segnale che in molte zone colpite gli allevatori possano tornare a riaccasare i suini e quindi a tornare lentamente alla normalità. È una grande vittoria di un sistema che ha funzionato nonostante momenti di grandissima difficoltà”.