A Palazzo Lombardia la prima Biennale dell’accoglienza, un convegno nazionale nato con l’obiettivo di rappresentare un momento di confronto concreto e costruttivo tra i protagonisti dell’accoglienza: famiglie, associazioni, operatori sociali, magistrati, amministratori e rappresentanti delle istituzioni.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Regione Lombardia, nasce dal Forum delle Associazioni Familiari con il contributo di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Azione per Famiglie Nuove, Cometa, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’accoglienza e Fraternità.
Accoglienza, solidarietà e responsabilità
“È importante – ha dichiarato l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – portare al centro del dibattito pubblico il valore dell’accoglienza, che si basa prima di tutto sui principi di solidarietà e di responsabilità collettiva”.

“A livello nazionale – ha osservato – i numeri degli affidi stanno vivendo un momento di flessione. Uno scenario che non si presenta in Regione Lombardia, dove i dati sono particolarmente stabili. Negli ultimi anni si parla di circa 2.700 affidi, sia di minori sia di giovani ragazzi tra i 18 e i 21 anni. Sono numeri che ci tengo a fare emergere, perché sono tanti i ragazzi che vengono accolti anche quando hanno raggiunto la maggiore età. Questo significa dare una grande attenzione a quella fascia anagrafica nella quale spesso e volentieri i giovani vivono dei momenti di particolare fragilità“.
Sono 13 le Reti delle famiglie
“Tutto questo – ha sottolineato Lucchini – è stato reso possibile grazie ad una forte collaborazione con tutta la Rete delle famiglie. Nel 2020, con una nostra delibera di Giunta, abbiamo voluto riconoscere e accreditare ben 13 Reti di famiglie presenti in tutte le province della nostra Regione”.
“Sono reti di famiglie – ha spiegato l’assessore – che collaborano con equipe multidisciplinari di professionisti per supportare le famiglie, nel momento, appunto, dell’affido per tutto l’arco temporale necessario. Ad oggi siamo arrivati ad avere circa 640 famiglie e 102 professionisti coinvolti nelle attività di supporto“.
“Risultati incoraggianti ma – ha evidenziato Lucchini – non bisogna abbassare la guardia. Vogliamo dare maggior impulso e più attenzione per cercare di valorizzare ulteriormente queste esperienze. La giornata di oggi risulta quindi un passaggio importante per trasmettere questo messaggio e portarlo proprio all’attenzione, in particolar modo, delle istituzioni al fine di coinvolgere sempre più realtà per far comprendere che la famiglia è luogo di crescita. È il luogo dove andiamo a responsabilizzare i giovani che saranno gli adulti del domani”.
Biennale dell’accoglienza a Palazzo Lombardia: proposte concrete
Obiettivo della Biennale quello di tracciare una serie di proposte concrete sulle quali lavorare nei prossimi due anni.
“Vogliamo – ha confermato – monitorare l’iter di queste proposte per poi ritrovarci fra 24 mesi per constatare i risultati raggiunti e studiare come procedere per poterci migliorare ulteriormente”.
Un intento confermato anche da Adriano Bordignon, presidente del Forum delle associazioni familiari.
“Quella di oggi – ha concluso – è una ‘finestra sul futuro‘, perché pensiamo che ragionare insieme su come accogliere al meglio i più piccoli sia il segno di come sta il nostro Paese. La Biennale dell’accoglienza nasce con questo scopo e fra due anni ci ritroveremo ancora qui per fare il punto della situazione e decidere come proseguire insieme in questo impegno per trovare nuove strategie per dare opportunità ai nostri giovani”.
La mostra fotografica
Il convegno è accompagnato da una mostra fotografica, visitabile dal 1° al 16 novembre 2025 nel l’Aula Magna del Museo di Storia Naturale di Milano, che racconta la bellezza e la realtà dell’affido e dell’adozione, attraverso storie di prossimità e solidarietà familiare.





