Regione Lombardia ha approvato formalmente l’accordo di programma per le barriere idrauliche della Caffaro di Brescia. Il provvedimento licenziato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, assicura la gestione, il presidio e la sorveglianza della barriera idraulica esistente nello stabilimento ed è accompagnato da uno stanziamento di 8.500.000 euro, a carico del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Maione: attenzione anche al futuro dell’area
La ripartizione delle risorse
Le risorse stanziate dal Mase sono così ripartite: 500.000 euro per il presidio, guardiania, sorveglianza e servizio di sicurezza del compendio immobiliare dello stabilimento. Sono connessi gli interventi manutentivi. Altri 8 milioni di euro invece per la gestione della barriera idraulica esistente e le connesse opere di manutenzione. Le attività si concentreranno nell’arco temporale 2023-2025.
Nel frattempo, sono giunti all’Assessorato all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia i risultati dell’analisi ecotossicologica sui clorati. Gli esami sono svolti dal laboratorio dell’Arpa nell’ambito del Tavolo tecnico territoriale. Sono svolti per la valutazione delle modalità di adempimento delle prescrizioni e delle proposte di modifica del Piano operativo di bonifica dell’area dello stabilimento Caffaro. La modalità operativa è concordata nell’ultimo tavolo Caffaro del 23 giugno, presieduto da Regione Lombardia.
Limite clorati a 4 mg sufficientemente cautelativo
Caffaro Brescia, accordo barriere
Sulla base di questi risultati e in relazione alla documentazione agli atti prodotta da Caffaro Brescia srl in liquidazione, Arpa Brescia preparerà un parere sui limiti allo scarico della nuova barriera idraulica proposti dalla società. Tale parere servirà alla Provincia per il rilascio dell’autorizzazione allo scarico dell’impianto che ripulirà le acque di falda prelevate dalla nuova barriera idraulica.