Disabilità e disturbi apprendimento. Ok a fondi per acquisto ausili

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Altri 2 milioni di euro per gli interventi a favore delle famiglie con adulti con disabilità o con minori con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) favorendo l’acquisto di strumentazione informatica, ausili o strumenti tecnologicamente avanzati.

Lo stanziamento è previsto dalla delibera approvata lunedì 19 ottobre dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, di concerto con l’assessore alla Disabilità, Stefano Bolognini, e dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera.

Perimetro e tipologia degli interventi

Gli interventi sono indirizzati a tutto il territorio regionale, implementano ulteriormente le azioni che rispondono alle problematiche delle famiglie con adulti disabili o con minori o giovani con disturbi specifici dell’apprendimento. Anche in considerazione dell’emergenza Covid e del conseguente incremento delle necessità di strumentazione informatica nelle famiglie.

“Abbiamo ritenuto importante il rifinanziamento di questa misura – ha spiegato l’assessore Piani – a maggior ragione considerato il bisogno emergente nel periodo della pandemia, da parte delle famiglie lombarde. Questi contributi sono preziosi”.

Tecnologia per il processo di acquisizione didattica

“La tecnologia è, infatti, fondamentale per permettere a chi è diversamente abile o ha disturbi specifici dell’apprendimento di portare avanti il processo di acquisizione didattica. Regione Lombardia non lascia indietro nessuno”.

In base alla differente specificità del disturbo dell’apprendimento, i DSA sono stati classificati in diversi modi. Tra questi, la dislessia, ossia la difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente con conseguenti ripercussioni sull’apprendimento scolastico e sulle attività di vita quotidiana.
Un altro disturbo è la disortografia. Riguarda la componente costruttiva della scrittura. E, in particolare, la difficoltà di scrivere in modo corretto applicando le regole di conversione dal suono alla parola scritta.
Si aggiunge la disgrafia che riguarda la componente esecutiva, grafo-motoria (scrittura poco leggibile) e poca capacità di utilizzare lo spazio nel foglio, difficoltà nel produrre forme geometriche e nella copia di immagini, alternanza tra macro e micrografia.

L’altro disturbo più comune è la discalculia. Riguarda la difficoltà a comprendere e operare con i numeri e ad automatizzare alcuni compiti numerici e di calcolo. Tra questi, i meccanismi di quantificazione, comparazione, esecuzione di calcoli a mente.

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