Palazzo Lombardia ha approvato il progetto di legge di ampliamento dei confini dei parchi regionali del Monte Barro e Montevecchia-Valle del Curone (Lecco). Più precisamente, nella nuova riorganizzazione entrano nel parco del Monte Barro i Comuni di Garlate e Valmadrera. Faranno invece parte del Parco di Montevecchia-Valle del Curone i Comuni di Airuno, Merate, Olgiate Molgora e Valgreghentino.
Nello stesso provvedimento anche una modifica in riduzione del confine del Parco di Montevecchia di due piccole porzioni di territorio. I Comuni interessati sono quelli di Merate e di Missaglia. In conseguenza dell’ampliamento nel Parco di Montevecchia, i Comuni di Airuno e Valgreghentino entrano a far parte della Comunità del Parco.
Il documento è stato proposto dall’assessore al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi di concerto con il sottosegretario alla Presidenza, Mauro Piazza.
Gestione partecipativa e condivisa del territorio
“Questo progetto di legge – ha affermato Comazzi – rappresenta un passo significativo per la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale. Con queste misure, miriamo a garantire una maggiore protezione degli ecosistemi locali e a promuovere un uso sostenibile delle risorse ambientali. L’inclusione dei Comuni di Airuno e Valgreghentino nella Comunità del Parco di Montevecchia evidenzia l’impegno verso una gestione partecipativa e condivisa del territorio. Come Regione Lombardia continueremo a lavorare per preservare e arricchire il nostro ambiente per le generazioni future”.
Lecco, nuovi confini ai parchi, gli enti coinvolti
“Regione Lombardia – ha spiegato Piazza – con questa proposta di progetto di legge, ha proseguito un percorso già iniziato nello scorso anno con l’incontro svoltosi a Galbiate nella sede del Parco del Monte Barro, Villa Bertarelli. Tutti gli enti coinvolti nei lavori della conferenza programmatica – ha evidenziato – hanno valutato positivamente il progetto di integrazione, aggregazione e ampliamento delle aree. I Comuni coinvolti sono quelli di Valmadrera, Garlate, Airuno, Olgiate Molgora, Valgreghentino e Merate. Questo consentirà di promuovere strategie di potenziamento della rete ecologica regionale, di salvaguardare la qualità del paesaggio e i caratteri naturalistici e ambientali delle aree. Saranno inoltre valorizzate le risorse identitarie e le emergenze storico-architetton
Tutela delle aree protette
Il territorio lecchese, ha proseguito Piazza, “è ricco di paesaggi di grande valore e vanta di un patrimonio naturale custodito dalle aree protette: parchi, riserve e monumenti naturali ed è proprio per questo che mi sono impegnato in prima persona a far calendarizzare questo argomento quanto prima. L’obiettivo di Regione Lombardia è sempre stato quello di tutelare le aree protette e di consolidare la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e dei valori paesaggistici del territorio, un obiettivo definito nel Programma Regionale di Sviluppo di questa legislatura”.
Territorio valorizzato
Con l’approvazione di questa proposta, ha aggiunto Piazza, “grazie al lavoro svolto dall’assessore Comazzi, con il coinvolgimento degli enti gestori dei parchi, intendiamo tutelare, valorizzare, salvaguardare la ricchezza del nostro territorio. Regione Lombardia – ha concluso il sottosegretario – ha sempre posto una particolare attenzione verso il paesaggio affinché si sviluppino azioni di tutela e valorizzazione dei molteplici paesaggi di qualità che contraddistinguono il territorio lombardo. Ora attendiamo l’approvazione della proposta di progetto di legge in Consiglio regionale“.