Leva Civica Lombarda, approvati i criteri del bando 2024. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini. A disposizione risorse per 1.923.339 euro.
Il bando della Leva Civica Lombarda
“La misura – ha affermato l’assessore Lucchini – prevede la presentazione di progetti di Leva Civica Lombarda Volontaria diretta a offrire alle giovani generazioni esperienze di volontariato, della durata minima di 8 mesi e massima di 12 mesi, volte a favorire i valori della solidarietà e della coesione sociale, la partecipazione attiva alla vita delle comunità locali nonché la crescita umana e professionale. Nella premialità dei progetti, per la prima volta, abbiamo inserito la valorizzazione dell’alleanza tra generazioni. Obiettivo di questo bando è, inoltre, sostenere lo sviluppo del terzo settore e favorire occasioni di collaborazione tra enti pubblici e privati per lo sviluppo di servizi di prossimità rivolti in particolare alle persone più a rischio di isolamento, esclusione o in condizione di fragilità”.
La misura discende infatti da quanto previsto nel Prss dall’Obiettivo 2.2.4 ‘Promuovere il Terzo Settore, l’associazionismo e le esperienze di cittadinanza attiva’ che prevede la promozione di “esperienze di cittadinanza attiva attraverso la prosecuzione della Leva civica regionale con il coinvolgimento dei giovani lombardi”.
Il ruolo delle Ats
Le Agenzie di Tutela della Salute (ATS) svolgono la funzione di gestione. I progetti sono quindi finanziati da Regione Lombardia per un importo pari al 90% delle spese ammissibili consistenti in: contributo ai volontari pari a euro 582,50 mensili per percorsi di minimo 8 mesi e massimo 12 mesi; da euro 50 a euro 200 di contributo, quindi, agli Enti promotori per la formazione.
Destinatari
Giovani di età compresa fra i 18 ed i 28 anni compiuti, con residenza in Lombardia.
Beneficiari
Sono beneficiari i soggetti pubblici e privati iscritti all’Albo degli Enti di Leva civica lombarda volontaria di cui all’art. 6 della l.r. 16/2019.