Agricoltura, Rolfi: compatti nel chiedere che gestione Pac resti regionale

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Assessore lombardo al tavolo con il ministro Bellanova

“Più fondi contro cimice asiatica e stati calamità più veloci”

“In materia agricola, su determinate questioni le Regioni sono compatte: abbiamo ribadito all’unanimità che debbano essere le Regioni a rimanere autorità di gestione della Politica agricola comune. E che la Pac resti regionale. In Lombardia vogliamo continuare a garantire efficienza e prossimità territoriale. Ferma restando la necessità di una strategia nazionale su alcuni comparti, gli interventi devono essere programmati sui territori e il tentativo, da parte dell’Unione europea, di nazionalizzarli ci preoccupa profondamente. Su questo punto il nostro Paese deve avere una visione e una posizione chiara e determinata ed è quello che abbiamo chiesto oggi al ministero”. Lo ha detto Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia e coordinatore vicario della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni al tavolo di lavoro con il ministro Teresa Bellanova, al quale hanno partecipato gli assessori con delega all’Agricoltura delle Regioni italiane.

Lotta alla cimice asiatica

“Abbiamo chiesto inoltre al Governo – ha aggiunto Rolfi – uno sforzo ulteriore per gli interventi legati ai disastri provocati dalla cimice asiatica. Perché gli 80 milioni di euro in tre anni previsti dalla manovra finanziaria sono pochi. A fronte di un problema che, solo quest’anno, ha generato oltre 500 milioni di euro di danni ai campi delle regioni del Centro-Nord e che rischia di diventare una emergenza simile a quella xylella”.

Cambiamenti climatici

Parlando dei cambiamenti climatici, l’assessore ha ricordato come “l’agricoltura ne stia subendo gli effetti senza esserne causa”. “Ora serve dunque velocizzare – ha spiegato – i processi di riconoscimento degli stati di calamità per risarcire gli agricoltori che subiscono danni con risorse adeguate”.

Azioni contro fauna selvatica

Altro argomento trattato è quello relativo alla proliferazione della fauna selvatica. “Chiediamo – ha affermato l’assessore – la modifica della legge 152, che risale a più di 25 anni fa”. “È necessario aggiornare la norma e renderla chiara per consentire alle Regioni di agire in maniera concreta ed efficace. Senza essere ogni volta vittime delle incertezze legislative”. “Bisogna passare – ha concluso Rolfi – dalle parole ai fatti. Superando l’ostracismo ideologico di chi non vive la realtà delle campagna e non si rende conto della portata del problema”.

gus

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