Prosegue la collaborazione tra le realtà italiane e svizzere
Le amministrazioni partner del Programma di cooperazione Interreg Italia-Svizzera (Regioni Lombardia, Piemonte, Regione autonoma Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Cantoni Ticino, Vallese e Grigioni) hanno convalidato, nel Comitato di Sorveglianza svoltosi nei giorni scorsi, gli esiti di uno studio di diagnostica territoriale. Si tratta di un lavoro svolto dalla società svizzera Bak Economics di Basilea sulle aree di cooperazione del Programma. E hanno confermato la volontà di partecipare ad un nuovo periodo di programmazione e quindi alla definizione e al finanziamento del Programma 2021-2027. Lo comunica Massimo Sertori, assessore di Regione Lombardia a Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Rapporti con la Confederazione Elvetica. Sottolineando il dialogo che, da sempre, contraddistingue i rapporti tra le regioni italiane e quelle della Confederazione elvetica.
Opportunità della cooperazione transfrontaliera
“La ricognizione, realizzata tra ottobre 2020 e maggio 2021, ha evidenziato – ha sottolineato l’assessore Sertori – che la cooperazione transfrontaliera apre opportunità di crescita economica regionale e offre la possibilità di contribuire alla ripresa economica dell’area di confine”.
Scambio di buone prassi
“Attraverso Interreg – ha continuato l’assessore – è favorito lo scambio di buone prassi, si creano progetti innovativi ed esplorativi. E aumenta la consapevolezza degli interessi e dei problemi comuni nei territori”.
Ripresa di un’analisi del Politecnico di Milano
Lo studio Bak Economics ha anche ripreso gli esiti di un’analisi condotta dal Politecnico di Milano (2017) nella quale si evidenziava la perdita di Pil derivante da ostacoli amministrativi e giuridici nelle aree transfrontaliere, per affermare che ‘la cooperazione transfrontaliera contribuisce a ridurre tale perdita’.
Analisi e interviste
Tramite un’analisi dei dati socio-economici delle aree di confine tra Italia e Svizzera e una serie di interviste a istituzioni, operatori e rappresentanti del tessuto socio-economico dei territori, la ricerca ha messo in luce le divergenze tra i territori. Ma anche i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce e ha realizzato un’analisi SWOT dello strumento Interreg per la cooperazione transfrontaliera in tali territori.
Le raccomandazioni
Le valutazioni si sono infine tradotte nella formulazione di una serie di raccomandazioni d’azione. Ciò al fine di migliorare la cooperazione territoriale tra Italia e Svizzera. Nonchè ottimizzare le iniziative del Programma Interreg nel nuovo periodo di programmazione.
Soddisfazione per prosieguo lavoro congiunto
“Alla luce delle riflessioni di queste settimane – ha concluso l’assessore Sertori – è quindi grande la mia soddisfazione per la volontà congiunta di proseguire il nuovo periodo di programmazione 2021-2027. Nonchè di lavorare insieme per le progettualità che contribuiranno a migliorare i contatti e i rapporti tra i partner del Programma Interreg Italia-Svizzera”.
gus