Ucraina, Fontana con l’onlus Soleterre per aiutare bambini malati di tumore

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Damiano Rizzi: disumano doverli curare in uno scantinato di ospedale

“Ho contattato e ascoltato le toccanti parole del dottor Damiano Rizzi sulla terribile situazione dei bambini malati di tumore in Ucraina, curati dalla onlus Soleterre che lui presiede. Ci attiveremo per sostenere concretamente il loro prezioso lavoro e faremo il possibile per favorire l’attivazione di un corridoio umanitario per poi aiutare questi bambini in Lombardia”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo aver telefonato al dottor Damiano Rizzi, presidente di Soleterre Onlus e psicologo clinico di oncoematologia pediatrica dell’Irccs San Matteo di Pavia che oggi sulla pagina Facebook di Lombardia Notizie Online ha rilasciato un’importante testimonianza sulla situazione in Ucraina.

Bambini malati di tumore nei sottoscala

La Onlus Soleterre, infatti, opera prevalentemente in Ucraina in stretta collaborazione con l’IRCCS San Matteo di Pavia e si dedica da tempo alla cura dei bambini malati di tumore. “Stiamo continuando a curare i bambini malati di tumore all’interno dell’Istituto nazionale del cancro di Kiev. Lo facciamo in un rifugio, in un sottoscala protetto, con i materassi per terra e i bambini attaccati alle pompe di chemioterapia per proseguire le cure”, ha spiegato il dottor Rizzi, che da Pavia coordina una squadra di collaboratori attivi nella capitale e in altre città ucraine.

“Le persone scappano da Kiev. Le sirene suonano. Io stesso – ha continuato Rizzi a Lombardia Notizie Online – sto cercando di capire dove si trovano in questo momento tutti i nostri collaboratori. Si naviga a vista. Gli ospedali avranno gravi difficoltà a far fronte alle cure”.

Sottoscrizione per la raccolta fondi

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La Onlus Soleterre ha anche lanciato una sottoscrizione per raccogliere fondi. “C’è bisogno – ha detto il dottor Rizzi – di approvvigionare gli ospedali con farmaci, cibo, ossigeno. Ci sarà bisogno di integrare il personale sanitario”.

I traumi dei bambini malati

La guerra porta con sé drammi anche psicologici, ancor più devastanti per i bambini che stanno già combattendo la guerra contro la malattia. “I nostri psiconcologi – ha raccontato il presidente della Onlus Soleterre – stanno lavorando molto. La comunicazione di diagnosi di tumore infantile è già di per sè un evento traumatico. Immagiamoci cosa può voler dire, per questi bambini, dover vivere anche sotto le bombe. Dovremo curare disturbi post traumatici di un’intera popolazione”.

La doppia guerra dei piccoli

“I bambini malati di cancro vivono una doppia guerra. Devono curarsi dal tumore e proteggere la propria vita dai bombardamenti. Ieri una mia collaboratrice piangeva. Vedere bambini malati di tumore in uno scantinato è disumano. La guerra non dovrebbe mai essere un’opzione. Dovrebbe essere abolita dalla storia. La guerra – ha concluso Rizzi – porta l’essere umano a uno stadio di un’inferiorità talmente grande che si può superare solo con una dose di amore altrettanto grande”.

doz

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