Lombardia Notizie / Ambiente e Clima

Giornata vittime amianto. Ex Fibronit, Cattaneo incontra sindaco Broni (Pv)

vittime amianto Cattaneo Broni

Ministero: decisione negativa su bonifica abitazioni private

Assessore: al lavoro per offrire elementi per rivalutare

Ex Fibronit, Raffaele Cattaneo ha incontrato a Palazzo Lombardia sindaco Broni (Pv) nella Giornata mondiale vittime amianto. Nell’occasione, l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, mercoledì 28 aprile, ha voluto fare il punto con il primo cittadino, Antonio Riviezzi, sullo stato dei lavori e sull’avanzamento della bonifica nell’area del Sito di interesse nazionale (Sin).

Bene bonifica sito industriale, negativa risposta per le abitazioni private

“Lo stato di avanzamento dei lavori di bonifica – ha detto Raffaele Cattaneo – è positivo per quanto riguarda il sito industriale, che in effetti è stato messo in sicurezza”. “Invece la richiesta di Regione Lombardia e del Comune di Broni al Ministero dell’Ambiente sulla riperimetrazione dell’area – ha proseguito l’assessore – che chiedeva di estendere il Sin a tutto il territorio di Broni, e includere così nella bonifica anche le abitazioni private, ha avuto risposta negativa”.

Sito di interesse nazionale (Sin), il perimetro attuale

Le aree incluse nella proposta di riperimetrazione inoltrata a Roma comprendono infatti l’intero territorio comunale di Broni. L’area che include le abitazioni private andrebbe ad aggiungersi infatti alle sei zone già incluse.

Le superfici, nel dettaglio, sono: ex Fibronit ed ex Ecored già acquisite al patrimonio comunale e per le quali sono già in corso la messa in sicurezza e la bonifica; Fibroservice per la quale sono in atto la bonifica e la messa in sicurezza a cura del privato, in quanto soggetto interessato e non responsabile dell’inquinamento; l’ex sede della scuola primaria ‘P. Baffi’ presso il plesso scolastico di viale Gramsci, di proprietà del Comune, dismessa dal settembre 2015; il liceo scientifico ‘L.G. Faravelli’, nello stesso plesso scolastico, di proprietà della Provincia di Pavia. Infine, la sede del Centro trasfusionale Avis, presso l’ospedale Arnaboldi, in via Emilia, di proprietà dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Pavia.

Necessità di tutelare salute e ambiente

“L’idea di ridefinire il perimetro, inserendo l’intero territorio del Comune – ha concluso Cattaneo – risponde alla necessità di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Faremo tutto il possibile per chiarire alcuni aspetti richiesti dal Ministero aiutandolo a modificare questa valutazione incomprensibile. A partire da una risposta tecnica congiunta Regione Lombardia e Comune”.

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