A ‘Youth is future’, l’evento conclusivo del tour ‘Generazione Lombardia‘, a Palazzo Pirelli, è intervenuta il ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone. Con lei il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore allo Sviluppo di Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini. Presente anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi. L’evento ha concluso una giornata di lavori con diversi tavoli tematici.
I gruppi di lavoro
I gruppi di lavoro costituiti da giovani lombardi under 34, attraverso un processo di design thinking, partendo da tre principi cardine, responsabilità, inclusione e impatto sociale, hanno portato alla creazione di un vero e proprio ‘Manifesto’ che confluirà nella legge regionale che andrà in Giunta nelle prossime settimane.
“Dal confronto con i giovani nelle varie tappe che hanno preceduto questo evento – ha spiegato il presidente Fontana – è emersa la necessità di coordinare tutte le iniziative a favore dei giovani presenti a livello regionale su tutto il territorio”.
“Guardando più attentamente alle parole chiave emerse durante il tour ‘Generazione Lombardia’ – ha proseguito Fontana – colgo alcuni elementi di interesse: l’autonomia lavorativa ed economica; protagonismo e impegno sociale, crescita umana e pari opportunità”.
Il problema disoccupazione
Il lavoro della Regione per la legge dei giovani
Confronto tra Ministero e Regione
“Con l’assessore ai Giovani di Regione Lombardia – ha spiegato il ministro Dadone – ci siamo confrontati più volte sulle politiche giovanili e dati appuntamento oggi, per vagliare insieme i progetti qui emersi dai tanti giovani presenti”. “La novità dell’iniziativa messa in campo da Regione Lombardia – ha continuato – sta proprio nel metodo scelto, ossia il confronto e la raccolta di proposte. Coinvolgere le persone nei processi decisionali è fondamentale: fa sentire tutti più partecipi rispetto alle urgenze e ai bisogni che poi confluiscono nei testi di legge”.
I fondi del PNRR
“A livello nazionale, nell’ambito dei fondi del PNRR, proprio per contrastare il problema della disoccupazione giovanile – ha detto il ministro – abbiamo inserito una norma specifica che prevede che il 30% delle assunzioni nelle aziende che si occuperanno della messa a terra delle progettualità, riguardino proprio dei giovani. Inoltre, speriamo di poter ottenere, nell’ambito della manovra finanziaria, dei fondi di sostegno alle politiche abitative. Ciò allo scopo di poter favorire l’avvio di percorsi di autonomia. In particolare per i più giovani”.
La prima legge quadro in Lombardia
“Sta per prendere forma la prima legge quadro che Regione Lombardia ha scelto di mettere in campo a sostegno del mondo giovanile. Abbiamo voluto farlo insieme ai protagonisti, capirne i bisogni senza filtri e far sì che continuino ad accompagnare la politica regionale a scegliere insieme. Da parte dei ragazzi che hanno animato i tavoli è emersa grande consapevolezza rispetto ai temi attorno ai quali ruoterà la legge”. “Nel futuro prossimo – ha concluso – replicheremo momenti come questo e troveremo altri luoghi e occasioni di confronto per dare ancora risposte partecipate”.
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