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Como, Regione Lombardia in campo per supportare la filiera del tessile

Regione Lombardia prosegue l'impegno a sostegno dei territori: a Como l’11° tappa del tour 'Lombardia protagonista. Qui puoi' con focus sulla filiera del tessile.

Undicesima tappa del tour istituzionale 'Lombardia Protagonista. Qui puoi'

Regione Lombardia prosegue l’impegno a sostegno dei territori e delle loro peculiarità economiche con il focus  alla  filiera tessile di Como. L’obiettivo è ‘fare sistema’ agevolando sinergie tra imprese, istituzioni, università, istituti di formazione, centri di ricerca, hub di innovazione e istituti di credito, in modo da consolidare la competitività della Lombardia nel contesto internazionale.

Il tour istituzionale ‘Lombardia Protagonista. Qui Puoi‘, promosso dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, va esattamente nella direzione di intensificare e portare sui territori il dialogo con aziende e stakeholder, con la finalità di rafforzare le filiere e gli ‘ecosistemi’ economici locali.

A Como si è svolta l’undicesima tappa che ha avuto come focus il Distretto del tessile. In mattinata Fontana e Guidesi, insieme all’assessore all’Università Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, hanno incontrato a Villa Gallia i protagonisti del settore oltre ai rappresentanti degli enti locali e delle associazioni di categoria.

 Fontana: puntiamo su concetto di filiera allargata

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la tappa del tour istituzionale ‘Qui puoi’ a Villa Gallia a Como“Come Regione – ha evidenziato Fontana – ci mettiamo a disposizione di imprese, stakeholder ed enti locali per costruire percorsi condivisi in grado di tutelare e implementare le specificità economiche dei territori, puntando sul concetto di ‘filiera allargata’, ovvero sulla necessità di connettere al meglio tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in un determinato settore”.

“Da un lato – ha aggiunto Fontana – mettiamo in campo bandi e misure a sostegno degli investimenti delle aziende, dall’altro lavoriamo per attivare strategie legate ai singoli ecosistemi territoriali. Nello specifico, vogliamo accompagnare la filiera tessile lombarda, che nel Comasco ha un forte radicamento culturale e tecnologico, in questa fase di transizione verso la sostenibilità ambientale e l’innovazione”.

Guidesi: connettiamo imprese, ricerca, formazione e credito

L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, durante la tappa del tour istituzionale ‘Qui puoi’ a Villa Gallia a Como“La Lombardia – ha sottolineato Guidesi – è la prima regione manifatturiera d’Europa e uno dei principali motori economici del continente. Come Regione vogliamo mantenere questi primati e dare forza alle eccellenze economiche dei territori, agevolando la connessione tra i ‘know how’ di cui disponiamo e la creazione di reti virtuose, anche nell’ambito della sana collaborazione tra pubblico e privato che caratterizza il sistema economico-sociale lombardo”.

Connettere imprese , ricerca, formazione e credito

“Connettere imprese , ricerca, formazione e credito – ha concluso Guidesi – significa favorire il consolidamento degli ecosistemi economici e favorire l’attrazione degli investimenti”.

Fermi: rafforziamo lavoro di squadra, obiettivi sempre più ambiziosi

L’assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi, durante la tappa del tour istituzionale ‘Qui puoi’ a Villa Gallia a Como“Como – ha affermato Fermi – è il cuore del settore tessile a livello regionale ed è uno dei territori trainanti dell’economia lombarda. Abbiamo una tradizione produttiva e manifatturiera da tutelare e potenzialità ancora inespresse da sviluppare”.+

“Momenti come questo – ha terminato Fermi – sono utili per rafforzare il lavoro di squadra e porre le basi per il raggiungimento di obiettivi comuni. Regione è accanto a chi, con il proprio lavoro, rende grande la nostra terra”.

Zone di innovazione e sviluppo (Zis): cosa sono

Il tavolo di Como è stata anche l’occasione per presentare agli stakeholders le Zone di innovazione e sviluppo (Zis), un modello sperimentale di azione pubblica che Regione Lombardia attiverà ispirandosi all’esempio di Mind.

L’idea è sostenere aggregazioni spontanee di soggetti pubblici e privati – localizzati in un determinato territorio – che condividano una vocazione produttiva ed economica ben definita.

L’obiettivo delle Zis è promuovere la cultura dell’innovazione, i flussi di conoscenza tra università, centri di ricerca, aziende e mercati, nonché la competitività delle imprese e dei territori su scala globale e costruire nuove esperienze di sviluppo del tessuto economico-produttivo locale.

Filiera tessile a Como, obiettivo ‘fare sistema’ a favore del territorio

“Non vogliamo adottare un approccio uniforme a livello istituzionale, ma costruire risposte mirate, calibrate sulle esigenze specifiche dei singoli settori, soprattutto in un contesto in cui le contingenze economiche evolvono con grande rapidità. Le ZIS si inseriscono proprio in questa logica. Vogliamo continuare a creare le condizioni perché fare impresa in Lombardia sia, oggi più che mai, una scelta conveniente”, ha affermato l’assessore Guidesi.

Alla base ci sarà una mappatura dettagliata che permetterà di individuare gli attori da coinvolgere in ciascuna ZIS, con la possibilità di includere anche soggetti strategici esterni all’area geografica di riferimento.

I bandi regionali per le Zone di Innovazione e Sviluppo

L’istituzione delle ZIS avverrà su proposta dei territori, attraverso un bando regionale per manifestazioni d’interesse. I criteri premieranno le iniziative capaci di attivare sinergie pubblico-private, attrarre talenti e capitali, promuovere formazione e generare partnership a livello locale, nazionale e internazionale. Ogni ZIS sarà valutata anche in termini di impatto economico e sociale.

“Da parte nostra – ha proseguito Guidesi – saremo pronti a mettere in campo, oltre alle misure economiche già attivate, strumenti specifici dedicati a ogni singola Zona di Innovazione e Sviluppo”.

Il piano industriale della Regione

Le Zis vanno a integrare il piano di politica industriale regionale redatto nel 2023. La Lombardia è stata la prima regione italiana a dotarsi di uno strumento di pianificazione strategica che ha analizzato il contesto socio-economico lombardo in termini di ‘ecosistemi’, di mappatura delle specializzazioni industriali e di strategie da attuare. Il progetto di valorizzare ulteriormente le filiere e i distretti industriali, declinato anche nel tour sui territori, ha appunto la finalità di aggiornare il lavoro del 2023.

La filiera del settore tessile in provincia di Como

Focus sulla filiera del tessile nella tappa del tour istituzionale ‘Qui puoi’ a Villa Gallia a Como.Il settore tessile in Lombardia, in particolare nell’area lariana, si fonda su una solida tradizione di competenze tecniche e artistiche tramandate da generazioni, con un forte orientamento all’innovazione supportato da centri formativi d’eccellenza e dalla creatività di artigiani e imprese. La filiera tessile-moda si sta evolvendo verso modelli produttivi ecosostenibili, con particolare attenzione alla riduzione dell’impronta ambientale attraverso strategie che includono la sicurezza chimica, sistemi certificati, bilanci di sostenibilità e iniziative di economia circolare. Si promuovono filiere integrate e modelli di simbiosi industriale per la condivisione di scarti, materiali e tecnologie tra aziende e settori diversi.

Nello specifico, l’area lariana è caratterizzata da una forte presenza di piccole e medie imprese, con una significativa concentrazione di aziende artigiane che contribuiscono al tessuto produttivo locale. Como si distingue nella graduatoria lombarda per la rilevanza del tessile, posizionandosi al primo posto per numero di addetti nel settore.

Il distretto ‘Serico Comasco’ eccellenza in Europa

Il distretto Serico Comasco, che comprende 88 Comuni in provincia di Como, è particolarmente noto per la lavorazione della seta, rappresentando da solo il 70% della produzione europea, oltre alla nobilitazione e confezione di articoli di alta qualità. Questo patrimonio tecnico e artistico ha portato Como a essere riconosciuta come ‘Città Creativa Unesco‘ nel 2021.

Dal punto di vista delle competenze e della formazione, la filiera tessile richiede una varietà di figure specializzate, dalla manutenzione dei macchinari al design: da questo punto di vista l’offerta formativa post-obbligo in provincia è ricca e diversificata, con numerosi indirizzi nelle scuole secondarie e percorsi di formazione professionale. Negli ultimi anni si sono sviluppati corsi tecnici post-diploma innovativi come ‘Tecnico superiore per i sistemi meccatronici industriali’ e il più recente ITS ‘Textile Product Manager and Designer’, oltre a iniziative universitarie specifiche nel campo della moda e del tessile offerte dall’Università dell’Insubria.

Le aziende locali puntano su prodotti di alta qualità e sostenibili, sviluppando materiali innovativi a basso impatto ambientale per rispondere a una domanda crescente di ‘moda responsabile’. Per il futuro, la filiera tessile-moda dovrà adottare principi di ecodesign, con particolare attenzione alla scelta di materiali sostenibili come il cotone biologico o certificato BCI, fibre riciclate da rifiuti plastici marini e lana sostenibile. Questi approcci rappresentano una strategia chiave per ridurre l’impatto ambientale e valorizzare la produzione tessile locale.

Le visite nelle aziende della filiera del tessile in provincia di Como

La giornata di lavoro in provincia di Como ha incluso alcune visite istituzionali nelle aziende, finalizzate a intensificare il dialogo col mondo produttivo. Dopo l’incontro con gli stakeholder a Villa Gallia, la delegazione regionale ha infatti visitato nel pomeriggio la Clerici Tessuto & C. di Grandate e la Sacco System di Cadorago.

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