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Minori stranieri non accompagnati, Lombardia sostiene proposte Ong FICT 

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Minori stranieri non accompagnati, assessore alla Sicurezza: da Regione grande attenzione

L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale ed Immigrazione, è intervenuto alla riunione della Commissione Immigrazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome. L’incontro odierno ha preso spunto quanto esposto nella lettera dell’Ong FICT (Federazione Italiana Comunità Terapeutiche). Oggetto: le problematiche legate al flusso di minori stranieri non accompagnati provenienti dalla Tunisia e altre realtà territoriali.

Convocazione Tavolo interministeriale

Al termine dell’incontro “si è condivisa – ha detto l’assessore – la necessità di convocare un Tavolo interministeriale e interistituzionale per affrontare le criticità segnalate”.

“Regione Lombardia – ha aggiunto – d’accordo sulla convocazione del Tavolo, intende sostenere e discutere in questa occasione le proposte di soluzione avanzate dalla Ong”.

Minori stranieri non accompagnati, protocollo accertamento età troppo macchinoso

La FICT, infatti, ha anzitutto sottolineato come il protocollo di accertamento dell’età sia ancora troppo macchinoso e poco efficace. Oltre alla risposta debole dei servizi sociali. La Federazione, quindi, ha richiesto un incontro ad hoc con il Ministero dell’Interno e proponendo alcune soluzioni.

Al Tavolo interministeriale proposte FICT sostenute da Regione Lombardia

“Il Tavolo interministeriale e interistituzionale – ha proseguito l’assessore regionale alla Sicurezza – sarà un’occasione importante per fare un passo avanti discutendo, anzitutto, le proposte avanzate dalla FICT che trovano il sostegno di Regione Lombardia. A queste aggiungiamo una nostra proposta, ovvero quella di strutturare per fasce di età i giovani non accompagnati. Ognuna di esse infatti ha esigenze differenti e richiede specifici approcci. Inoltre andrebbero affrontati in maniera mirata i problemi presentati dai minori come potrebbero essere quelli psicologici o quelli sanitari”.

Assessore Sicurezza: difficile accoglienza

“È necessario – ha concluso – fornire quanto prima risposte concrete agli operatori sociali sui quali, come ha denunciato la Federazione, viene scaricato tutto il peso della responsabilità dell’accoglienza di questi minori non accompagnati. Giovani che provengono in particolare dalla Tunisia, e in Lombardia anche da Egitto e Albania. L’accoglienza, purtroppo, è diventata spesso impossibile per loro la mancanza di volontà ad integrarsi”.

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