Premio ‘Lombardia è Ricerca’ sezione studenti, ecco i nomi dei vincitori

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Fontana e F. Sala: fondamentale coinvolgere i giovani. Primo classificato il C.F.P. Padri Somaschi di Como. Secondo posto all'Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo. Premio anche all'Isis Cipriano Facchinetti di Castellanza/Va

L’assessore all’Istruzione, Ricerca, Università, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala ha annunciato i vincitori del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per la sezione dedicata agli studenti lombardi, promossa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. I vincitori saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca 2022.

I progetti e prototipi di tre team di altrettanti istituti – C.F.P. Padri Somaschi di Como, primo classificato; Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo, secondo classificato. ISIS Cipriano Facchinetti di Castellanza, terzo classificato – sono stati decretati vincitori da una giuria indipendente composta da insegnanti, docenti universitari, liberi professionisti, ricercatori, che si sono candidati a ricoprire questo ruolo.

In palio da Regione Lombardia 15.000 euro per il primo gruppo di studenti classificato, 10.000 per il secondo e 5.000 per il terzo. Inoltre, 5.000 euro per ognuno degli istituti di provenienza dei vincitori per un totale da parte di Regione Lombardia di 45.000 euro.

Presidente Fontana: fondamentale coinvolgere i giovani

“Come sempre – ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – poniamo grande attenzione anche ai nostri giovani. Coinvolgere gli studenti in progetti importanti come questo, significa anche far comprendere loro come la Regione li consideri fondamentali per ogni azione che viene posta in essere”.

Assessore Sala: ricerca e innovazione per lo sviluppo dei territori

“Gli studenti sono stati premiati per la migliore invenzione realizzata. Un modo per promuovere fin dalla scuola – ha detto l’assessore all’Istruzione di Regione Lombardia Fabrizio Sala – l’approccio a ricerca e innovazione come leve fondamentali per lo sviluppo del territorio”.

“Dopo anni difficili, la ripresa di questo Premio rappresenta un segnale di rinascita. Vogliamo che i ragazzi siano sempre più protagonisti del loro futuro. Vogliamo dare loro la possibilità di essere curiosi. Di ricercare e di sperimentare proposte innovative per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Questo – ha concluso Sala -significa investire sui giovani”.

I progetti vincitori

Il primo progetto classificato ‘Hero pen’ nasce da sei studenti del C.F.P dei Padri Somaschi di Como Albate. Cerca di rispondere alla domanda: “come possiamo contribuire a migliorare e rendere più confortevoli le visite mediche, soprattutto quelle pediatriche”?

È nato così Hero-Pen, un pennarello robusto, con una forma che richiama un giocattolo e che contiene al suo interno una serie di sensori che ricevono dati durante l’utilizzo, al fine di tracciare, monitorare e verificare in maniera meno frustrante e più divertente il controllo delle funzioni vitali del bambino.

Il secondo progetto classificato, ‘Basta un cenno del capo: skiascopio laser per l’autodiagnosi dei difetti visivi’. Lo hanno realizzato quattro studenti dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo. Consiste nella realizzazione di un apparecchio, denominato skiascopio, assolutamente originale e innovativo. Esso consente di realizzare in modo estremamente semplice e infallibile un’autodiagnosi della vista in relazione ai più comuni e diffusi vizi di refrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo. Oltre a ciò, per chi usa già le lenti per la visione a distanza, è possibile verificare l’efficacia della propria correzione.

I terzi classificati sono dieci studenti dell’ISIS Cipriano Facchinetti di Castellanza. Il loro progetto ‘Game For Blinds – Triathlon inclusivo’ mira a favorire la possibilità per persone non vedenti di fare sport in modo autonomo, promuovere una migliore fruizione delle ore di scienze motorie da parte delle persone non vedenti e anche introdurre le persone vedenti a una diversa esplorazione sensoriale (correre senza ricorrere alla vista).

In particolare, i ragazzi hanno analizzato e studiato differenti modalità per consentire il rilevamento da parte di un non vedente di una linea, un ostacolo e una palla da calcio per permettergli – senza aiuto – di effettuare una corsa veloce, una corsa a ostacoli, un calcio di rigore a porta vuota, inserendo poi il tutto in una gara di tipo Triathlon.

Il progetto ‘hero pen’ giudicato vincitore assoluto

Il progetto relativo allo sviluppo di Hero-Pen, ‘disegna il tuo stato di salute (draw your health)’
del CFP Padri Somaschi di Como è il primo classificato nell’ambito del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per la sezione dedicata agli studenti lombardi, promossa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. I vincitori saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca 2022.

Il progetto nasce da un gruppo di studenti del C.F.P dei Padri Somaschi di Como Albate: 6 ragazzi che provengono da 3 classi e corsi diversi (3 operatori alle macchine utensili del quarto
anno, 1 operatore elettromeccanico del quarto anno e 2 futuri operatori elettromeccanici del terzo anno) per cercare di rispondere a una semplice domanda: ‘come possiamo contribuire a
migliorare e rendere più confortevoli le visite mediche, soprattutto quelle pediatriche?’

Hero-Pen è un pennarello robusto, con una forma che richiama un giocattolo (un missile, un personaggio stilizzato, un frutto, etc.) con diversi ‘case’ o ‘jacket’ intercambiabili (anche per
permettere maggior resilienza e gestire cadute o rotture in modo economico) e che contiene al suo interno una serie di sensori che ricevono dati durante l’utilizzo, al fine di tracciare,
monitorare e verificare in maniera meno frustrante e più divertente il controllo delle funzioni vitali del bambino.

Tra i sensori vi sono quelli per:
• Frequenza cardiaca
• Temperatura corporea
• Saturazione arteriosa dell’ossigeno

Questo piccolo oggetto tecnologico ha dato grandi risultati nelle mani dei bambini che lo hanno usato facendoli divertire e mantenendo alta l’attenzione per il tempo utile per poter trarne
un beneficio in termini di dato medico.

Gli studenti hanno anche realizzato un sito dove è possibile monitorare i dati trasmessi da Hero-Pen in tempo reale. Per il futuro, prevedono la possibilità di inserire alcune
migliorie come per esempio: rilevare i tremolii della mano, tramite accelerometro integrato; permettere al medico di monitorare in tempo reale la scrittura del paziente mediante una
microcamera integrata per diagnosticare un’eventuale disgrafia nei bambini in età prescolare.

Lo sviluppo di Hero-Pen ha compreso, oltre alla fase di ideazione e progettazione: 6 ore di disegno 3D; 7 ore di saldatura; 8 ore di realizzazione programma tramite il software
‘Arduino IDE’; 6 ore per la realizzazione del sito web.

Gli studenti vincitori: Sommaruga Thomas; Colombo Giordano; Dell’oca Mirko; Cerutti Filippo; Barone Marco; Cairoli Lorenzo. I Professori: Matteo Ciastellardi, Davide Zizolfi e Stefano
Cavallaro.

Skiascopio laser per l’autodiagnosi dei difetti visivi secondo classificato

‘Basta un cenno del capo: skiascopio laser per l’autodiagnosi dei difetti visivi’ è il progetto
declinato dagli studenti dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo, secondo classificato nell’ambito del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per la sezione dedicata agli studenti lombardi,
promossa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. I vincitori saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca 2022.

In particolare, gli studenti hanno realizzato il prototipo (denominato skiascopio) che consiste in un apparecchio, assolutamente originale e innovativo, in grado di compiere in modo estremamente semplice e infallibile un’autodiagnosi della vista in relazione ai più comuni e diffusi vizi di refrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo.

Oltre a ciò, per chi usa già le lenti per la visione a distanza, è possibile verificare l’efficacia della propria correzione.

Lo skiascopio, quando acceso, proietta su una superficie scabra, preferibilmente bianca, una macchia rossa sulla quale l’osservatore non deve concentrarsi. Egli deve osservare solamente l’immagine aerea costituita da una ‘nuvola’ di puntini neri: i cosiddetti speckles.

Basta un leggero movimento della testa in senso orizzontale, come per dire ‘NO’ oppure, in senso verticale come per dire ‘SI’ e da ciò che si osserva davanti ad uno schermo (basta qualsiasi parete) si ricava la diagnosi:
Рse gli speckles hanno movimento concorde rispetto al movimento della testa, il soggetto ̬ ipermetrope;

Рse gli speckles hanno movimento discorde rispetto al movimento della testa, il soggetto ̬ miope;

– se gli speckles non hanno movimento l’immagine è a fuoco esattamente sulla retina, quindi il soggetto è emmetrope, cioè privo di difetti di rifrazione;

– se la velocità di spostamento degli speckles sul piano orizzontale (muovendo la testa da destra a sinistra e viceversa) è diversa da quella sul piano verticale (muovendo la testa dal
basso all’alto e viceversa), allora il soggetto è astigmatico.

Il principio di funzionamento dello strumento è basato su fenomeni di interferenza tra fasci laser coerenti. L’utilizzo non richiede particolari abilità, non richiede una distanza critica di lavoro e può essere impiegato anche per autodiagnosi multiple (più soggetti contemporaneamente). Lo strumento può essere utilizzato con un alimentatore collegato alla rete oppure a batterie.

La semplicità d’uso e la facilità della diagnosi rendono l’apparecchio adatto per essere impiegato da medici di base anche in via domiciliare o in quelle situazioni in cui il soggetto non ha la possibilità fisica di recarsi presso uno studio ottico. Scopo principale dell’apparecchio è quello di individuare la presenza di un vizio di refrazione oppure verificare se la sua correzione già in uso sia ancora adeguata.
L’apparecchio può essere collocato in punti strategici ad intenso traffico pedonale (ad esempio negli aeroporti, centri commerciali, stazioni ferroviarie) in modo da offrire ai cittadini l’opportunità di controllare gratuitamente la propria efficienza visiva. È necessario creare un piccolo spazio di lavoro opportunamente oscurato per poter utilizzare al meglio l’apparecchio: ideale la sua installazione nelle cabine preposte alle fotografie per documenti.

Gli studenti vincitori: Collini Martin; Ravasio Leonardo; Grasso Simone; Corvi Nicole.
I Professori: Ferdinando Catalano, Antonino Cerza.

‘Game for blinds – triathlon inclusivo’ terzo classificato

Favorire la possibilità per persone non vedenti di fare sport in modo autonomo, promuovere una migliore fruizione delle ore di scienze motorie da parte delle persone non vedenti e anche introdurre le persone vedenti a una diversa esplorazione sensoriale (correre senza ricorrere alla vista).

E’ l’obiettivo del progetto ‘Game For Blinds – Triathlon inclusivo’ sviluppato dall’Istituto Statale di Istruzione Superiore Cipriano Facchinetti di Castellanza (VA) che si è aggiudicato il terzo premio nell’ambito del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ per la sezione dedicata agli studenti lombardi, promossa in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. I vincitori saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca 2022.

In palio da Regione Lombardia 15.000 euro per il primo gruppo di studenti classificato, 10.000 per il secondo e 5.000 per il terzo. Inoltre, 5.000 euro per ognuno degli Istituti di provenienza dei vincitori per un totale da parte di Regione Lombardia di 45.000 euro.

In particolare, i ragazzi dell’Istituto Facchinetti hanno analizzato e studiato differenti modalità per consentire il rilevamento da parte di un non vedente di una linea, un ostacolo e una palla da calcio per permettergli – senza aiuto – di effettuare una corsa veloce, una corsa a ostacoli, un calcio di rigore a porta vuota, inserendo poi il tutto in una gara di tipo Triathlon.

Il progetto è stato patrocinato dall’Unione Ciechi e Ipovedenti Regione Lombardia.

Il sistema elaborato si avvale di una fotocamera grandangolare ed una raspberry Pi 4 che permettono una velocità di acquisizione immagini e di elaborazione notevoli.

Attraverso il colore per la palla e la linea, e l’intelligenza artificiale per gli ostacoli, vengono individuate le coordinate del centro dell’oggetto e senza inviarlo allo smartphone, ma
usando la raspberry stessa, si attivano 5 piccoli motorini vibranti posti sui polsi e in altri luoghi a scelta dell’utente, attraverso i quali l’utente viene avvisato e capisce se l’oggetto si trova più a destra, a sinistra, in alto o in basso.

Per la distanza (sapendo a priori le dimensioni degli oggetti) viene utilizzato un sensore TOF (laser classe 1 non pericoloso) calibrato perfettamente nel centro dell’inquadratura. Si sono
così migliorate efficienza e usabilità e si è ridotto lo scambio di dati tra i diversi device, così come i costi.

Il prossimo sviluppo previsto è l’organizzazione di una competizione tra scuole in cui vedenti e non vedenti possano concorrere insieme sfruttando il device realizzato.

Gli studenti vincitori: Demelas Robin; Scudeller Luca; Pichal Jos; Falomi Sandro; Ferracini Alessandro; Catalano Simone; Fusarri Fabrizio; Tomoiaga Alin; Turra Andrea; Seddik Taha Anass.
Il professore: Loris Pagani.

ben

 

 

 

 

 

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