Violenza donne,Regione premia scuole creative in concorso #nonseidasola

25 Novembre 2019
Paola Stringa
violenza donne scuole creative
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Si aggiudica il riconoscimento di miglior logo antiviolenza quello dell'Istituto Floriani di Vimercate (MB). Rappresenta una giovane donna isolata e prigioniera dentro una bolla. Privata della propria identità e libertà, stringe tra le mani una farfalla nera in attesa, come lei, di volare, finché uno spillo non buca l'involucro consentendole di uscire e tornare a vivere.

Piani: da Regione Lombardia contrasto su più fronti

Oltre 200 studenti hanno partecipato, presso l’Auditorium Testori, a Palazzo Lombardia, alla premiazione del concorso #nonseidasola, in occasione della ‘Giornata contro la violenza sulle donne‘, per premiare le scuole creative.

L'assessore Piani parla ai ragazzi

Il primo concorso

Al concorso, indetto per la prima volta in Lombardia, hanno partecipato 12 scuole di 7 province – Monza e Brianza, Brescia, Varese, Sondrio, Mantova, Bergamo e Pavia – delle quali 9 per la scelta di un progetto grafico rappresentante il contrasto alla violenza e 3 per la proposta progettuale di sensibilizzazione dei giovani, in collaborazione con altri enti del territorio.

Il momento della consegna del premio

Il logo vincitore

Si è aggiudicato il premio per il migliore logo antiviolenza di genere l’Istituto di Istruzione Superiore Floriani di Vimercate (MB), rappresentando una giovane donna isolata e prigioniera dentro una bolla, in cui è stata privata della propria identità e libertà, che stringe tra le mani una farfalla nera in attesa, come lei, di volare, finché uno spillo non buca l’involucro consentendole di uscire e tornare a vivere.
Lo spillo è guidato da una mano che rappresenta l’aiuto esterno, sotto qualunque forma, necessario alla liberazione dalle forme di violenza, spesso anche domestiche.

Assessore: logo sulle magliette arancioni antiviolenza

“‘Uno spillo per la libertà’ rappresenta, con una grafica delicata ma efficace, un tema difficile e brutale. Dal prossimo anno – ha spiegato l’assessore alla Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani – questo logo individuato dagli studenti, sarà stampato sulle magliette della campagna di Regione Lombardia #nonseidasola. L’Istituto vincitore si è aggiudicato 5000 euro da devolvere per lo sviluppo di un’aula informatica da intitolare a una vittima della violenza”.

Gruppo di giovani con maglietta arancione

Progetto per sensibilizzare giovani con linguaggio giovane

Ha ricevuto il premio per il progetto più adeguato alla sensibilizzazione tra i giovani, l’Istituto di Istruzione Superiore Leonardo da Vinci di Chiavenna (SO), proponendo una serie integrata di azioni volte a garantire la conoscenza del fenomeno a trecentosessanta gradi e la sua divulgazione da parte di studenti verso altri studenti, con una comunicazione e un linguaggio tra pari. Attraverso il coinvolgimento del Centro antiviolenza ‘Il coraggio di Frida’, la ‘Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione’, i genitori e gli studenti delle medie di Chiavenna, i giovani vincitori del Leonardo da Vinci, realizzeranno un opuscolo e un video che sintetizzeranno le principali informazioni acquisite e da trasmettere in maniera
virale.

Piani: stretta collaborazione con USR

“Regione Lombardia sta combattendo la violenza di genere su più fronti. In collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale (USR) – ha continuato – abbiamo anche promosso un bando, ‘A scuola contro la violenza sulle donne’, per strutturare una governance formativa, selezionando una ‘scuola- polo’ per ogni provincia, capofila di una rete di scuole, istituzioni, enti e associazioni”. “Che nel prossimo biennio – ha aggiunto – si impegnerà in modo sistematico sul tema. E lo farà attraverso la sensibilizzazione dei genitori e la formazione dei docenti. Ma anche l’attivazione di monitoraggi costanti volti ad evidenziare lo stato dell’arte delle progettualità in tutte le scuole lombarde”.

Piano quadriennale di azione

“Domani infine – ha concluso – presenteremo in Giunta il Piano quadriennale di intervento contro la violenza che definirà il raggio d’azione delle nostre future politiche”.

I numeri del contrasto

In sei anni, in Lombardia, il numero dei Centri per il contrasto alla violenza sulle donne è passato da 21 a 51. I corsi attivati hanno sinora raggiunto circa 700 avvocati. E sono più di 1.500 gli assistenti sociali, i medici e gli operatori delle reti territoriali coinvolti. E ancora, solo nel 2018 sono stati formati 120 rappresentanti della polizia locale e nel 2019 circa 190 medici di medicina generale. Sono state inoltre attivate collaborazioni con 7 Università lombarde con 17 progetti rivolti sia a studenti, sia a docenti.

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