“Diminuendo e centralizzando i fondi europei di coesione sarebbe impossibile strutturare e finanziare gli strumenti di sostegno alle imprese messi in campo da Regione Lombardia. È un incubo pensare che sia Roma a doversene occupare. Servono tempi di azione ‘lombardi’ per rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre aziende”. Lo ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, a margine della presentazione del nuovo pacchetto di misure regionali a supporto del tessuto imprenditoriale.
No a svilimento ruolo Regioni
“L’Europa – ha proseguito Guidesi – non deve svilire il ruolo delle regioni, impedendo di fatto alla Lombardia di costruire politiche economiche adatte a un territorio che spinge sull’innovazione e anticipa i tempi. Come Lombardia, insieme ad altre regioni europee virtuose, siamo impegnati in una battaglia politica cruciale: dobbiamo scongiurare che si concretizzi il programma di bilancio pluriennale proposto dal presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen”.
Lombardia locomotiva del Paese
“Se tolgono risorse alle Regioni produttive – ha sottolineato Guidesi – queste non potranno più contribuire al prodotto interno lordo europeo. Il danno dal punto di vista economico sarebbe molto elevato per l’intero Continente e anzitutto per l’Italia, perché vorrebbe dire frenare la Lombardia ovvero la locomotiva del Paese”.
La voce del ‘sistema lombardo’
L’assessore ha ricordato come sul tema dei fondi di coesione si sia mobilitato il ‘sistema lombardo’ nel suo complesso, dai rappresentanti istituzionali alle associazioni di categoria fino ai principali attori dell’economia e del mondo delle imprese, riuniti la scorsa settimana a Bruxelles dal governatore Attilio Fontana proprio per far sentire la voce della Lombardia nelle istituzioni comunitarie. “Le interlocuzioni vanno avanti con i membri della Commissione Europea e con il Governo italiano – ha concluso Guidesi – ma ho la sensazione che, al di là di timide smentite informali, questo progetto nefasto stia procedendo speditamente. Ma la Lombardia non resterà in silenzio e continuerà a rivendicare le proprie istanze a tutela di imprese e cittadini”.