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Separati divorziati e vedovi, rifinanziata la misura ‘Accanto’

Assessore Lucchini: aiuto concreto per spese abitazione, cura e istruzione dei figli

La Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, Elena Lucchini ha approvato il rifinanziamento della misura sperimentale ‘Accanto: sostegno per genitori separati, divorziati e vedovi‘, realizzata ai sensi delle leggi regionali 18/2014 e 23/1999 e finalizzata a supportare i nuclei familiari in condizione di fragilità, con figli minorenni o maggiorenni con disabilità grave (art. 3, comma 3, legge 104/1992).

Separati divorziati e vedovi: Regione vicina in un momento difficile

“Con questo rifinanziamento – afferma l’assessore Lucchini – Regione Lombardia conferma la propria attenzione alle famiglie che attraversano momenti di fragilità dovuti a separazioni, divorzi o lutti. Si tratta di situazioni che non generano solo difficoltà economiche, ma spesso profondi cambiamenti nella vita dei genitori e dei figli. Con ‘Accanto’ vogliamo essere realmente vicini a queste persone, sostenendole nel percorso di riorganizzazione familiare per il supporto e per la crescita dei minori”.

L'assessore Elena Lucchini

‘Accanto’ alle famiglie

“Il coinvolgimento dei Centri per la Famiglia ai quali ci si dovrà rivolgere per completare la domanda – continua l’Assessore – ci permette di offrire un accompagnamento non solo economico, ma anche educativo e relazionale, perché il benessere dei figli passa attraverso una condivisione autentica. Il nostro impegno è quello di continuare a investire in politiche che mettano al centro la famiglia nelle diverse fasi della vita”.

Contributi da 1.500 a 2.500 euro

L’intervento, in coerenza con l’Obiettivo 2.2.3 del PRSS – Promuovere e sostenere la famiglia in tutto il ciclo di vita, mette a disposizione 1.400.000 euro per l’esercizio 2025 e ulteriori 300.000 euro per il 2026, oltre alle risorse già nella disponibilità delle ATS. Il contributo regionale, una tantum a fondo perduto, è graduato sulla base dell’ISEE e potrà variare da 1.500 a 2.500 euro. La misura consente di ottenere un rimborso delle spese sostenute per la cura e la crescita dei figli, per il loro percorso educativo e relazionale, oppure per sostegni legati alla casa (affitto, mutuo). I destinatari dovranno sottoscrivere un Patto di corresponsabilità presso il Centro per la Famiglia competente e presentare domanda tramite il portale Bandi e Servizi.

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