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Apre bando ‘Accanto’: sostegno a separati, divorziati e vedovi

accanto separati divorziati vedovi

Lucchini: misura rinnovata, contributi per casa e spese per i figli

Grazie alla misura ‘Accanto’ a disposizione un aiuto concreto per separati, divorziati e vedovi. Da martedì 10 giugno 2025, sulla piattaforma di Regione Lombardia, è possibile accedere al bando ‘Accanto’, una misura che rappresenta un sostegno concreto rivolto alle famiglie con figli colpite da eventi critici quali separazioni, divorzi e lutti. I genitori, in condizione di vedovanza e quelli che a causa di una separazione o di un divorzio si trovano ad affrontare una fase di disagio socioeconomico, sulla scorta dell’Isee presentata, potranno ottenere un beneficio economico tra i 1.500 e i 2.500 euro.

Bando Accanto, per la prima volta aiuti anche ai vedovi

L'assessore Elena Lucchini“Abbiamo voluto rinnovare una misura storica e importante di Regione Lombardia, quella sui genitori separati. Il nuovo bando ‘Accanto’ – dichiara l’assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini – oltre a garantire sostegno per la prima volta anche ai genitori vedovi, riprende lo spirito originario della legge 18 del 2014, nata per tutelare il genitore economicamente più debole, costretto a lasciare l’abitazione del nucleo famigliare”.

Tre linee di intervento

“Sono previste tre linee distinte di intervento: la linea ‘Cura e crescita’, dedicata al supporto delle spese sanitarie dei figli; la linea ‘Un passo avanti’, che prevede il sostegno per attività scolastiche e di aiuto ai compiti; la linea ‘Casa e futuro’ destinata a spese di affitto e mutuo. Si tratta di linee di intervento che ci consentiranno di essere concretamente ‘accanto’ alle famiglie che si trovano a gestire una fase di profondi cambiamenti e fragilità dovuti alla separazione o alla vedovanza”.

Progetti personalizzati per separati, divorziati e vedovi

“I genitori in possesso dei requisiti previsti – spiega l’assessore Lucchini – potranno rivolgersi al Centro per la Famiglia più vicino che garantirà loro un’adeguata presa in carico. Verrà poi offerto loro un progetto personalizzato con le proposte di aiuto, compresi gli interventi erogati dal Centro stesso a cui aderirà il genitore con i propri figli e la tipologia di intervento per cui viene chiesto il rimborso. Il progetto personalizzato sarà dunque integrante del patto di corresponsabilità che deve essere sottoscritto dallo stesso richiedente oltre che dal referente del Centro per la famiglia”.

“I genitori separati o divorziati non più residenti con i figli e per la prima volta anche i genitori vedovi – ha chiarito il responsabile alla Famiglia – avranno ora la possibilità di richiederne un rimborso economico per le spese sostenute in favore della crescita dei figli o per specifiche attività di supporto alla genitorialità”.

Le risorse

Per l’attuazione dell’iniziativa sono destinati alla misura sperimentale complessivi 1.500.000 euro.

Il contributo regionale si configura come intervento a fondo perduto (erogabile una volta soltanto e per una sola domanda non ripresentabile), graduato in base alla fascia Isee, come segue:

  • euro 2.500 (per Isee fino a 20.000 euro);
  • euro 1.500 (per Isee compreso tra 20.000,01 e 30.000 euro).
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