Alloggi Aler, Bolognini: obiettivo recuperarne 4.560 alloggi entro il 2020

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La Regione Lombardia continua a lavorare duramente per recuperare alloggi sfitti e darli a chi ne ha bisogno. Al 30 settembre scorso sono ne sono stati recuperati 3.139, pari a circa il 69% dell'obiettivo finale da conseguire entro il 2020

Assessore traccia un bilancio di un anno e mezzo di legislatura

“Ora riusciamo a mettere a disposizione più case in meno tempo”

Regione Lombardia verifica, con cadenza mensile, lo stato di avanzamento realizzativo dei programmi di recupero degli alloggi sfitti. Vengono monitorati i programmi di recupero avviati nel biennio 2016/2018 del valore complessivo di 78,4 milioni di euro. L’obiettivo è di recuperare, entro il 2020, 4.560 alloggi. Al 30 settembre scorso sono stati recuperati 3.139 alloggi, pari a circa il 69% dell’obiettivo finale da conseguire entro il 2020″. Lo ha ricordato l’assessore alle Politiche sociali, abitative e disabilità Stefano Bolognini intervenendo oggi a un convegno organizzato dalla Camera del Lavoro di Milano sul tema delle politiche abitative.
“Sappiamo che si può fare di più ma ora riusciamo a dare più case in meno tempo – ha osservato Bolognini – anche perché ci siamo messi in competizione nel recupero degli alloggi sfitti, con il Comune di Milano”.

Investimenti

Sul fronte degli investimenti, il Programma Regionale di Sviluppo dell’XI Legislatura conferma quali obiettivi il recupero e la riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico esistente e la rigenerazione urbana e sociale delle periferie urbane. “Nell’aprile 2018 – ha spiegato Bolognini – abbiamo finanziato il recupero e la manutenzione di alloggi sfitti destinati a servizi abitativi pubblici (Sap) di proprietà delle ALER con un investimento complessivo di 18 milioni di euro”. “Il 18 marzo scorso – ha proseguito – abbiamo finanziato interventi di recupero e riqualificazione di alloggi destinati a SAP nei territori dei comuni qualificati ad alta intensità di fabbisogno abitativo con un finanziamento complessivo di 24,1 milioni di euro”.

L’Accordo di programma con il ministero per il recupero  degli alloggi Aler

“Il primo aprile scorso – ha ricordato l’assessore – la Giunta regionale ha approvato un Accordo di programma con il Ministero delle infrastrutture che mobiliterà 101 milioni di euro e con il quale verranno finanziati tre distinti programmi di intervento, che prevedono: il recupero e la rigenerazione integrata di quartieri Sap localizzati in comuni classificati a fabbisogno abitativo acuto, la riqualificazione ed il recupero di alloggi SAP non utilizzati per carenze manutentive (c.d. sfitti), il recupero e la destinazione a servizi abitativi sociali (Sas) del patrimonio immobiliare pubblico e privato non utilizzato (sfitto/invenduto) o sottoutilizzato. Tre nuovi programmi che avvieremo tra la fine del 2019 ed il primo trimestre del 2020”.

La riqualificazione energetica del patrimonio

“Entro la metà di novembre – ha precisato l’assessore – promuoveremo la riqualificazione energetica del patrimonio abitativo esistente con un nuovo programma finalizzato all’efficientamento energetico e alla produzione energetica da fonti rinnovabili di interi fabbricati Sap esistenti con un investimento complessivo di 15 milioni di euro”.
Entro l’anno, ha specificato l’assessore, “avvieremo il programma integrato di edilizia residenziale sociale per gli interventi di rigenerazione delle periferie urbane con un
investimento complessivo di 47,7 milioni di euro; un programma sperimentale per la ristrutturazione di alloggi da destinare a servizi abitativi transitori (Sat) nel Comune di Milano (Comune e Aler) con un finanziamento pari a 0,9 milioni di euro”.
Gli investimenti complessivi, in questo primo anno e mezzo di legislatura, ammontano ad oltre 200 milioni di euro.

Welfare abitativo

Prosegue, inoltre, la politica di welfare abitativo attraverso gli interventi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione. Sono stati stanziati complessivamente 19,7 milioni di euro, di cui 10,4 milioni per interventi sull’emergenza abitativa, ripartiti tra i 95 piani di zona e 9,3 milioni sui comuni ad alta tensione abitativa per far fronte alla condizione di vulnerabilità, sociale ed economica, in cui versano sempre più famiglie che indebolite dalla crisi economica, hanno ricevuto uno sfratto esecutivo. Lo scorso 10 ottobre abbiamo approvato il regolamento che disciplina le condizioni di accesso, l’entità e la durata del contributo regionale di solidarietà, riguardante due categorie specifiche di beneficiari del servizio abitativo pubblico: i nuclei familiari in condizioni di indigenza che accedono al servizio abitativo e i nuclei familiari già assegnatari di un servizio abitativo pubblico che si trovano in condizioni di comprovate difficoltà economiche. Per entrambe le categorie lo stanziamento regionale annuo è di 25 milioni di euro.

Le agevolazioni per gli ultrasettantenni

Proseguirà infine anche per il 2020 e il 2021 la misura a carattere sperimentale che riguarda gli assegnatari di case popolari di età pari o superiore a 70 anni. Si tratta di una misura premiale consistente nell’abbuono temporaneo del canone, nei confronti di quei nuclei familiari che pur vivendo una situazione di fragilità economica si sono distinti per il regolare pagamento del canone di locazione e dei servizi a rimborso. L’investimento regionale per il triennio 2019-2020 è di 16 milioni di euro, di cui 4 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 ed 8 milioni nel 2021.
Gli stanziamenti complessivi, in questo primo anno e mezzo di legislatura, per le misure di welfare abitativo ammontano a circa 50 milioni di euro.

Graduatorie calibrate su alloggi disponibili

Sul fronte regolamentare, lo scorso 12 marzo è stato pubblicato il regolamento regionale che introduce i nuovi criteri e le nuove procedure di assegnazione dei servizi abitativi pubblici.
“L’obiettivo – ha ricordato Bolognini – è eliminare le graduatorie infinite, 27.000 assegnatari in lista nella sola città di Milano. Le nuove graduatorie, articolate per ente proprietario (comune e Aler), sono calibrate sugli alloggi ‘effettivamente disponibili’, assegnati i quali si riparte con una nuova procedura di assegnazione; vogliamo favorire il mix abitativo, assegnando le case popolari a categorie specifiche e riconoscere la casa popolare a quei nuclei familiari che da più tempo risiedono stabilmente sul territorio regionale”

E’in corso di definizione inoltre il nuovo regolamento riguardante la disciplina delle modalità di accesso ai servizi abitativi sociali, per disciplinare le modalità di assegnazione degli alloggi sociali ai nuclei familiari con una capacità economica che non consente loro né di sostenere un canone di locazione o un mutuo sul mercato abitativo privato né di
accedere ad un servizio abitativo pubblico.

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