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Carceri, Fontana: modello Lombardia coinvolga pubblico e privato

Il presidente della Regione Attilio Fontana è intervenuto sul tema 'Carceri, il modello Lombardia' organizzato dall'associazione Spazio Aperto a Milano

Il governatore apprezza la proposta di 'Spazio Aperto'

Il presidente della Regione Attilio Fontana in un momento dell'intervento sul tema 'Carceri, il modello Lombardia' organizzato dall'associazione Spazio Aperto a Milano.“Per affrontare il tema delle carceri occorre uscire dagli schemi ordinari per entrare in un nuovo modo di considerare il problema e soprattutto, bisogna farlo rispettando veramente la Costituzione: noi proponiamo il nostro modello, un  ‘modello Lombardia’ anche per le carceri. Proponiamo di mettere insieme gli imprenditori, le università, le associazioni professionali e di categoria per costruire un’alternativa che sia veramente nuova, che vada oltre lo schema utilizzato fino ad oggi”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo  a Milano alla presentazione della proposta ‘La fine del Sistema Infinito‘, elaborata per le carceri dall’Associazione Spazio Aperto. Il progetto, che si pone in alternativa alle soluzioni di indulto o sconto di pena finora avanzate, è finalizzato a superare il problema del sovraffollamento carcerario e della recidiva, attraverso un’azione congiunta pubblico/privato.

Carceri, il modello Lombardia

All’evento, insieme agli operatori di settore, sono intervenuti il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Presente anche il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo.

La proposta di Spazio Aperto per le carceri

La proposta di Spazio Aperto punta a realizzare nuove strutture detentive con il coinvolgimento dell’imprenditoria privata virtuosa, permettendo ai detenuti e agli operatori del settore che fanno riferimento al Dipartimento degli Affari Penitenziari, di poter operare in ambienti conformi alla norma, e favorire, attraverso percorsi di inserimento lavorativo, il processo di reintegrazione e l’abbattimento reale della recidiva, così come previsto dal dettame costituzionale.

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