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Gessate (MI), Fontana e Comazzi inaugurano vasca di laminazione

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore regionale Gianluca Comazzi all’inaugurazione della vasca di laminazione di Gessate (Milano): in foto il taglio del nastro

Il presidente: opera strategica per contrastare rischio idraulico

“La vasca di laminazione del torrente Trobbia, a Gessate (Milano) è un’opera strategica, realizzata dal Consorzio Est Ticino Villoresi, grazie a un finanziamento di 5,7 milioni di euro di Regione Lombardia. L’obiettivo è quello di contrastare il rischio idraulico in un’area fortemente urbanizzata e soggetta a frequenti esondazioni”. Così il presidente Attilio Fontana e l’assessore al Territorio e Sistemi verdi, Gianluca Comazzi, in occasione del taglio del nastro avvenuto a Gessate.

Taglio del nastro per la nuova vasca di laminazione di Gessate

Presenti, fra gli altri, il presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi e di Anbi Lombardia (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) Alessandro Rota e il presidente nazionale di Anbi, Francesco Vincenzi. Con loro, a testimonianza dell’impegno congiunto delle istituzioni per la sicurezza idraulica e la qualità ambientale della Lombardia, anche il sindaco di Gessate Lucia Mantegazza.

“L’intervento – hanno aggiunto Fontana e Comazzi – si inserisce in un programma più ampio di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico, avviato da Regione Lombardia per far fronte alla crescente frequenza di eventi meteorici estremi legati ai cambiamenti climatici”.

Vasca di laminazione di Gessate: i Comuni interessati

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore regionale Gianluca Comazzi all’inaugurazione della vasca di laminazione di Gessate (Milano): in foto il taglio del nastroLa vasca di Gessate rappresenta uno dei punti cardine del sistema di laminazione delle Trobbie, progettato per mitigare gli effetti delle piene che interessano i Comuni di Masate, Inzago, Gessate e Bellinzago Lombardo. Con la conclusione della prima fase di costruzione a marzo 2025, che ha visto il completamento del bacino di contenimento e dei manufatti di regolazione, la vasca è pienamente operativa. È già entrata in funzione in più occasioni, dimostrando concretamente la propria efficacia nel contenimento delle esondazioni.

La vasca, grande quanto sette campi da calcio e con una capacità di oltre 126.000 metri cubi, è costituita da due settori che si attivano progressivamente in base all’intensità della piena. Il progetto prevede ora l’avvio della seconda fase: la realizzazione di aree verdi, zone umide per la biodiversità e sistemi di telecontrollo per una gestione coordinata delle opere di laminazione presenti nel territorio.

Fontana: opera importante anche per Milano, lavori in tempo record

“Questo intervento – ha evidenziato il presidente Fontana – consolida un modello di collaborazione virtuosa tra Regione Lombardia e i Consorzi di bonifica e irrigazione, soggetti attuatori di interventi, di studi e di monitoraggi per la mitigazione del rischio idraulico”.

“I lavori, con ricadute positive anche su Milano città, – ha aggiunto Fontana – sono stati effettuati in tempi record, sintomo di un sistema collaudato e che funziona. Per il futuro auspichiamo nel medesimo gioco di squadra per garantire manutenzione delle opere e attenzione costante alla difesa del suolo”.

Comazzi: risposta concreta al territorio

L’assessore regionale Gianluca Comazzi all’inaugurazione della vasca di laminazione di Gessate (Milano)“L’inaugurazione della vasca di laminazione di Gessate – ha spiegato l’assessore Comazzi – segna un passo fondamentale nel percorso di messa in sicurezza del nostro territorio. È un’opera strategica, realizzata in tempi rapidi grazie alla sinergia tra Regione Lombardia e Consorzio Est Ticino Villoresi, che offre una risposta concreta ed efficace al rischio idraulico in un’area densamente urbanizzata”.

“Interventi come questo – ha concluso Comazzi – dimostrano quanto sia centrale, nella nostra azione amministrativa, la prevenzione del dissesto idrogeologico, coniugando tutela ambientale, sostenibilità e protezione delle comunità locali”.

Opera realizzata in 548 giorni

“In soli 548 giorni, grazie alla collaborazione tra Regione e Consorzio – ha aggiunto Alessandro Rota – abbiamo dato una risposta concreta alla vulnerabilità idrogeologica del territorio, portando a compimento un’opera che coniuga funzionalità, sostenibilità e integrazione ambientale”.

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