Vicepresidente Moratti: passo in avanti per migliorare il settore
Quasi 4 milioni di euro per dare una forte spinta a forme collaborative tra pediatri. Il tutto mantenendo il valore della prossimità nella distribuzione degli studi, in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale. È uno tra gli obiettivi della delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, che mira a ottimizzare il settore in Lombardia.
In tale prospettiva, l’Accordo Integrativo Regionale istituisce le Aggregazioni Funzionali Territoriali di Pediatri di Famiglia e incentiva le forme associative strutturate, quali punti sul territorio collegati alla Casa della Comunità . Previsto anche l’incremento dell’impegno orario del personale di studio, sia amministrativo che infermieristico. In tema progettualità di sistema, cosiddetti progetti di governo clinico, i pediatri di famiglia si occuperanno anche delle conseguenze della pandemia da SARS-CoV-2.
“L’Accordo Integrativo Regionale – ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti – si inserisce nel contesto di evoluzione del sistema sanitario regionale, relativamente al potenziamento dei servizi territoriali, in sinergia con quanto avviato con i Medici di Medicina Generale e l’avvio delle Case di Comunità . Con questa delibera abbiamo dato seguito all’Accordo Collettivo Nazionale e alla riforma prevista dal PNRR, nell’ottica di migliorare l’organizzazione del settore”. “Tutto ciò – ha concluso – al fine di fornire ulteriori risposte ai cittadini”.
Pediatri di Famiglia, le azioni previste dalla preintesa
Tra le azioni finalizzate a ridurre il ‘carico burocratico’ dei pediatri, definiti ulteriori incentivi economici per l’impiego di personale di studio sia amministrativo che infermieristico. Ciò anche per facilitare la messa a regime dei nuovi modelli organizzativi di assistenza territoriale sempre basati sul ‘lavorare insieme’.
Tra gli screening effettuati dai pediatri sono confermati anche per il 2022 quello per l’autismo e il test sull’autostima a quattordicenni e quindicenni.
In tema progettualità di sistema (c.d. progetti di governo clinico) i pediatri di famiglia lavoreranno l’area delle conseguenze della pandemia da SARS-CoV-2. La finalità del progetto, oltre alla rilevazione dell’impatto, è anticipare i possibili sviluppi negativi fornendo essenziali dati epidemiologici per l’attivazione dei sistemi di rete assistenziali. Inoltre, le azioni correlate al progetto costituiranno fondamento ad una reale e fattiva presa in carico dell’adolescente da parte del naturale interprete dei suoi bisogni assistenziali complessivi, ovvero il Pediatra di Famiglia.
Quest’ultimo individuerà nella lista dei propri assistiti i soggetti che compiranno il 14° anno di età nel corso del 2022 successivi all’entrata in vigore dell’AIR. Ai loro genitori proporrà di rispondere al ‘Questionario esiti sociosanitari post pandemia in adolescenti’.