Palazzo Lombardia ha ospitato la conferenza stampa di presentazione di quella che può essere considerata la ‘sfida più strana del mondo’, la 94ª edizione della ‘Corsa delle uova’. Lo storico appuntamento folkloristico e sportivo è in programma venerdì 4 luglio alle ore 20.30 in piazza Vittorio Veneto a Gandino (Bergamo).
All’incontro, erano presenti gli assessori regionali Barbara Mazzali (Turismo, Moda e Marketing territoriale) e Paolo Franco (Casa e Housing Sociale), a testimonianza della sinergia istituzionale nel promuovere le tradizioni che rendono unica la nostra Lombardia, insieme agli organizzatori dell’evento.
La storia della sfida più strana del mondo, la Corsa delle uova
Nata nel 1931 da una scommessa fra Giovanni Bonazzi e Lorenzo Archetti, allora diciottenni, la ‘Corsa de öf’ (Corsa delle uova) si svolge con due protagonisti. Il primo si impegna nella corsa di andata e ritorno verso l’antico passaggio a livello di Fiorano (poco più di 11 chilometri). Il secondo corridore, nel contempo, deve raccogliere una per una cento uova, poste ad un metro l’una dall’altra (in totale 10.100 metri) fra la piazza del Municipio e la chiesa di Santa Croce a Gandino. Ruggero Bertocchi, già concorrente, è attualmente il notaio che cura un rigoroso albo d’oro.
La manifestazione è stata riportata in auge a partire dal 1981 dall’Atalanta Club Valgandino, con una crescente partecipazione di pubblico e, soprattutto, un ruolo sempre più centrale fra le innumerevoli tradizioni della comunità gandinese. A certificarlo anche i cubetti di marmo bianco che segnalano la posizione delle uova, incastonati nella pavimentazione di via Dante che collega lo zampillo laterale della fontana civica (il punto di partenza stabilito dall’antica scommessa) e l’antica chiesa di Santa Croce.
Sport e tradizione
“È sorprendente – ha sottolineato Mazzali – pensare che una semplice scommessa tra ragazzi, nata nei primi decenni del Novecento, sia oggi diventata una manifestazione capace di attirare visitatori, fotografi, turisti e appassionati da tutta la Lombardia e oltre. Ogni anno, Gandino si accende di energia, risate e spirito di comunità grazie a questa sfida unica nel suo genere: una corsa podistica che unisce sport, folklore e identità locale. È un evento che non si limita allo spettacolo, ma sa raccontare un territorio, i suoi sapori, la sua cultura e il suo spirito accogliente”.
L’assessore al Turismo ha sottolineato come la Corsa delle Uova incarni perfettamente quel modello di turismo esperienziale che Regione Lombardia sta valorizzando con forza.
“Il turista contemporaneo non cerca più soltanto luoghi da visitare – ha spiegato Mazzali – ma esperienze da vivere, possibilmente autentiche e radicate nel tessuto sociale. Vuole sentirsi parte di qualcosa, immergersi in una storia, coglierne le sfumature. Assaggiare un piatto tipico, scambiare due parole con gli abitanti, assistere a una festa di paese. A Gandino tutto questo accade, ed è ciò che rende la Corsa delle Uova qualcosa di più di un evento. È un viaggio nella memoria collettiva, nell’anima della Val Gandino”.
La Val Gandino
Situata ai piedi delle Prealpi Orobie, la Val Gandino è una perla poco conosciuta ma dal fascino potente. “È un territorio che merita di essere scoperto con calma, magari proprio in occasione di questa festa – ha proseguito -. Un itinerario che attraversa le sue ‘Cinque Terre’ bergamasche: Gandino, Cazzano Sant’Andrea, Leffe, Casnigo e Peia. Borghi suggestivi, ricchi di architetture storiche, antichi mestieri, musei del tessile. Ma anche sapori autentici e paesaggi incontaminati. È il luogo perfetto per chi ama il turismo lento, per chi vuole prendersi una pausa dalla frenesia e riscoprire la bellezza delle piccole cose’.
“Invito tutti – ha concluso Mazzali – a partecipare il 4 luglio a questa festa così sentita. Tra risate, corse improbabili, spettacoli di strada e degustazioni tipiche, vivrete una serata che parla lombardo, che parla di noi. Regione Lombardia continuerà a sostenere e valorizzare questi eventi che fanno bene all’identità locale, all’economia e alla cultura del territorio”.
Doppia scommessa
“Una grande sfida agonistica. Nata da una scommessa tantissimi anni fa – ha aggiunto l’assessore Paolo Franco -. Una gara che, grazie alla Pro Loco e all’Atalanta Club Val Gandino, torna ad essere un evento di promozione di tradizioni culturali e sportive necessario per i nostri territori. Una corsa – ha ricordato – già da molti anni molto partecipata e sentita. Ma qua in Regione Lombardia, una sfida nella sfida. Aver dato il via a una politica di investimento importante rispetto a quelle che sono le necessità di promozione turistica del territorio. Gandino – ha concluso – è il centro della bellissima Val Gandino, in provincia di Bergamo. Qui cultura, tradizione, sport, sacrificio, umiltà e laboriosità, tutte insieme, raggruppano in questa manifestazione ludico sportiva, l’essenza di noi bergamaschi”.