Regione Lombardia stanzia 2,5 milioni di euro per aiutare le famiglie che non riescono a pagare l’affitto sul mercato privato. I fondi consentiranno di sostenere circa 2.400 nuclei familiari in difficoltà. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, finanziando la misura denominata ‘Sostegno al mantenimento dell’alloggio in locazione sul libero mercato’.
Franco: aiuti concreti per l’affitto sul mercato privato
“Abbiamo recuperato nuove e importanti risorse – evidenzia l’assessore Franco – in grado di offrire ulteriori risposte al tema dell’emergenza abitativa, intervenendo per supportare le famiglie che vivono una condizione di fragilità economica e rischiano, scivolando nella morosità incolpevole, di trovarsi senza un tetto sopra la testa. A causa di problemi personali legati al lavoro o a situazioni impreviste, persone e famiglie perbene possono attraversare momenti complicati e non riuscire a fronteggiare il pagamento dell’affitto: Regione è dalla loro parte e mette a disposizione un aiuto concreto”.
“Il provvedimento – prosegue Franco – si inserisce nelle azioni messe in campo per garantire il diritto alla casa anche alle famiglie con reddito da classe media e medio-bassa, in sofferenza a causa del costo degli affitti sul mercato privato che, in diverse zone della Lombardia, risulta a tratti proibitivo. Il sostegno alla locazione si affianca alle misure di housing sociale finalizzate proprio ad aumentare la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili”.
I requisiti per accedere al contributo
I nuclei familiari, per accedere ai contributi, devono possedere i seguenti requisiti: non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione; non essere proprietari di un alloggio che soddisfi le esigenze del nucleo familiare; avere la residenza nell’alloggio in locazione, con regolare contratto di affitto registrato. Inoltre può costituire un criterio preferenziale per la concessione del contributo la perdita del posto di lavoro; la consistente riduzione dell’orario di lavoro, che comporti una riduzione di reddito; il mancato rinnovo dei contratti a termine; la cessazione di attività libero-professionali; casi di malattia grave o decesso di un componente del nucleo familiare; età al di sotto dei 36 anni di tutti i componenti del nucleo familiare anagrafico.
Il valore del contributo medio per ogni famiglia potrà essere di circa 1.045 euro, in base alle stime effettuate su precedenti iniziative analoghe. I soggetti attuatori saranno i Comuni e in particolare i Capofila degli Ambiti territoriali, che si occuperanno di gestire ed erogare i fondi.
L’ammontare degli aiuti per l’affitto
Di seguito la suddivisione provinciale dei finanziamenti e i numeri/stime dei potenziali beneficiari per ogni provincia.
- BERGAMO – euro 257.067 (contributi per circa 246 famiglie);
- BRESCIA – 320.361 euro (contributi per circa 307 famiglie);
- COMO -140.553 euro (contributi per circa 135 famiglie);
- CREMONA – 103.684 euro (contributi per circa 100 famiglie);
- LECCO – 84.868 euro (contributi per circa 81 famiglie);
- LODI – 61.634 euro (contributi per circa 60 famiglie);
- MANTOVA – 85.146 euro (contributi per circa 82 famiglie);
- MILANO – 835.842 euro (contributi per circa 800 famiglie);
- MONZA B. – 227.900 euro (contributi per circa 218 famiglie).
- PAVIA – 140.428 euro (contributi per circa 135 famiglie).
- SONDRIO – 14.054 euro (contributi per circa 14 famiglie);
- VARESE – 228.463 euro (contributi per circa 218 famiglie).
In allegato il link con il dettaglio dei finanziamenti ripartiti nei singoli Ambiti.





