È in scadenza (si chiude giovedì 1 giugno 2023) l’avviso pubblico per il finanziamento di progetti per l’inclusione attiva e l’integrazione sociale e nel lavoro delle persone con disabilità.
Una dotazione di 10 milioni
L’iniziativa, che ha una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, è infatti finalizzata a sostenere interventi di inclusione attiva. Questo con azioni volte a rendere accessibile e continuativa la dimensione del lavoro nell’ambito dei progetti di vita indipendente e inclusione delle persone con disabilità. Riducendo e superando, quindi, le barriere di diversa natura che possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri.
Lucchini: progetti a sostegno di autonomia e dignità
Le strategie di intervento dei progetti possono quindi svilupparsi attraverso la realizzazione di una o più delle seguenti linee di intervento:
- laboratori per le abilità e la partecipazione attiva;
- percorsi di orientamento ed empowerment;
- ecosistemi delle relazioni per l’inclusione attiva;
- gemellaggi e reti per la diffusione delle sperimentazioni sociali.
Chi può partecipare
La composizione minima del partenariato prevede quindi l’adesione di almeno 3 soggetti. E si prevede la partecipazione (con il ruolo di capofila o partner) di almeno un ente pubblico territoriale (Comune, Provincia, Città Metropolitana, Comunità montana o Ambito Territoriale).
Gli Enti beneficiari
Gli Enti beneficiari (capofila e partner) devono appartenere a una delle seguenti categorie: enti pubblici; enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS); cooperative sociali di tipo A e B; enti gestori pubblici e privati di Unità d’Offerta (UDO) sociali nell’area disabilità (SFA – Servizi Formazione Autonomia; CSE – Centro Socio Educativo); operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro ai sensi della disciplina regionale; operatori pubblici e privati in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sezioni A e B); istituzioni formative accreditate nella sezione ‘A’ dell’Albo regionale, di cui all’art. 25 della L.R. n. 19/2007, o gli Istituti professionali di Stato, che realizzano percorsi di IeFP, le istituzioni scolastiche e gli Enti formativi accreditati capofila di ATS (Associazione Temporanea di Scopo), che hanno attivato percorsi di IFTS; le Fondazioni ITS.