Cyberbullismo, premiate scuole e studenti per progetti hackathon 2020

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Con la cerimonia di premiazione, da remoto, si è conclusa la terza edizione dell’hackathon 2020, l’iniziativa contro il cyberbullismo denominata ‘Rispetto in rete’, evento organizzato da Regione Lombardia con l’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e l’Istituto Statale di Istruzione Superiore ‘Carlo Emilio Gadda’ di Paderno Dugnano (MI).

Primo premio al Don Milani di Tradate (VA)

A vincere il primo premio è stato l’Istituto ‘Don Milani’ di Tradate (VA) con l’opera ‘Anonimo’, categoria arti videografiche, che riceverà 1.500 euro.

All’appuntamento sono intervenuti gli assessori regionali Riccardo De Corato (Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale) e Alessandra Locatelli (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità).

Per l’hackathon 2020 contro il cyberbullismo sono state presentate 121 opere, hanno preso parte 54 scuole provenienti da 9 province.

I premiati

Al primo posto l’Istituto Don Milani di Tradate con opera ‘Anonimo, premio 1.500 euro, categoria arti videografiche.

Il Centro di Formazione professionale ‘Ticino Malpensa’ di Somma Lombardo (VA) si è classificato secondo con l’opera ‘Vita da film’, premio 1.000 euro, categoria perfomance sceniche.

Al terzo posto l’Istituto di Istruzione Superiore Alessandro Volta di Pavia, con l’opera ‘Fino alla vita’, premio 500 euro, categoria videografiche.

Premio speciale studente: assegnato un premio ex aequo di 600 euro per le opere: ‘La 1L e l’anno della pandemia’ dell’Istituto ENIGM Lombardia di Valbrembo ( BG) e ‘Un anno dopo: quando il Covid si prese la nostra identità e memoria’ curato dall’Istituto Tosi di Codogno (LO)

Premio speciale scuola: premiata l’opera presentata dall’Istituto Tosi di Codogno, premio di 400 euro.

Assessore De Corato: coinvolgere i ragazzi

“È importante affrontare il fenomeno – ha sottolineato l’assessore De Corato – discutendo e coinvolgendo i ragazzi, principali fruitori degli strumenti di comunicazione di massa. È necessario far comprendere loro i gravi danni che una forma di incontrollata violenza psicologica può avere sulla vittima designata. Da qui invitarli alla responsabilità ed al rispetto dell’altro”.

“La scuola non costituisce solamente un luogo di apprendimento di nozioni. È anche e soprattutto un luogo di incontro con individui dotati di pari dignità e diritti. La scuola, pertanto, è il luogo ed il mezzo di prevenzione primaria di tale fenomeno”.

La proposta della Regione contro il cyberbullismo

Regione Lombardia – ha ricordato De Corato – aprendo la strada a successivi interventi normativi, ha voluto creare, con la legge n. 1 del 2017, un sistema di azioni, in particolare nell’ambiente scolastico, volto a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Quella fornita dal legislatore regionale, pertanto, è un’opportunità che abbiamo voluto cogliere, mettendo in campo, con l’hackathon ‘Rispetto in rete’, un’opera di educazione all’uso consapevole degli strumenti informatici e della rete Internet, rendendo protagonisti, e non meri discenti, i ragazzi”.

“L’intento della Regione – ha concluso l’assessore regionale alla Sicurezza – è quindi quello di continuare, in futuro, a promuovere iniziative di questo tipo. Affinché il mondo della scuola, culla della cultura, possa giovarsi delle risorse economiche e organizzative necessarie ad attuare un efficace contrasto alle prevaricazioni di ogni genere”.

Assessore Locatelli: grande adesione scuole segnale importante

“La grande adesione da parte degli istituti scolastici – ha detto l’assessore regionale Alessandra Locatelli – e l’entusiasmo con il quale gli studenti hanno partecipato a questa iniziativa sono segnali importanti. La lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, infatti, può essere affrontata con efficacia solo grazie a progetti come questo, in grado di coinvolgere in prima persona i ragazzi e di raccogliere i loro spunti. Regione Lombardia da anni è quindi in prima linea nel contrasto di quella che è diventata una vera e propria emergenza tra i più giovani. Gli effetti della pandemia e i cambiamenti delle abitudini nei nostri adolescenti, oggi pertanto ci impongono di pensare a nuove strategie e azioni mirate. Obiettivo contrastare in modo efficace il fenomeno della violenza tra i giovani, che sempre più spesso si manifesta anche attraverso l’utilizzo scorretto dei social”.

mac/ben

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