Invecchiamento attivo, i progetti della Regione arrivano nel Lodigiano. Si è svolto al Teatro comunale di Caselle Landi, spoke del Centro per la Famiglia, la tappa lodigiana del ciclo di incontri regionali di ‘GenerAzioni in Cammino-Radici per il futuro’ nel quale l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, ha presentato i risultati e i percorsi finanziati dalla misura che promuove l’invecchiamento attivo e favorisce il patto tra generazioni.
Invecchiamento attivo tappa lodigiana
Nel corso dell’evento sono stati illustrati i progetti e i protagonisti del Piano territoriale degli interventi che coinvolge gli Enti del Terzo Settore, Asst, Comuni e Ambiti con la regia dell’ATS grazie alla misura regionale di innovazione sociale in coprogettazione con i territori.
“Esprimo autentica soddisfazione – ha dichiarato l’assessore Lucchini – per gli esiti della nostra iniziativa sperimentale che, con un investimento di 4,3 milioni di euro, promuove per la prima volta il valore della longevità come opportunità e che sta innescando un processo culturale che ci consentirà di sostenere buone pratiche e creare infrastrutture sociali per le nostre comunità. Abbiamo voluto investire su socializzazione e inclusione sociale, sull’autonomia e sul benessere, sulla partecipazione e la cittadinanza attiva lasciando però ai territori la facoltà di immaginare e proporre soluzioni sulla scorta delle loro esigenze”.
Numerose proposte importanti
A Caselle Landi, ha proseguito Lucchini, “ho avuto modo di conoscere il progetto ‘Protagonisti nel tempo’ che promuove laboratori di scambio intergenerazionale all’interno di contesti educativi e scolastici in collaborazione anche con micronidi e che sostiene la cittadinanza attiva favorendo la partecipazione di anziani nella gestione degli sportelli sociali dei sindacati. Molto valida è poi la proposta di avviare una micro-sperimentazione di ‘Custodia Sociale’ al fine di ridurre il rischio di isolamento sociale opera implementando forme di assistenza a domicilio per le persone anziane autosufficienti”.
Le persone anziane al centro
Ho molto apprezzato, ha sottolineato l’assessore regionale, “la scelta di mettere al centro del progetto il potere evocativo del racconto delle persone anziane con la realizzazione di una mappa di racconti legati al fiume Adda ed ai territori che attraversa per la valorizzazione e la riscoperta del territorio d’appartenenza, della storia e dei saperi della popolazione anziana, allo scopo di rivalutarne un ruolo centrale e prezioso per la comunità. Passo dopo passo – ha concluso Lucchini – sta prendendo corpo un modello sempre più attento alle esigenze delle persone anziane, che al tempo stesso è in grado di fare innovazione e coinvolgere le nuove generazioni in quel ‘patto’ transgenerazionale che abbiamo voluto al centro delle nostre politiche per l’invecchiamento attivo. Grazie a questi percorsi e grazie all’attenzione testimoniata da ATS Milano sarà possibile tramandare il valore della memoria collettiva e superare gli stereotipi connessi al progredire dell’età”.
La situazione anagrafica di Milano e Lodi
I dati riguardanti la popolazione residente sul territorio di ATS Città Metropolitana di Milano (riferiti all’anno 2023), fotografano una realtà con 796.833 anziani di età maggiore di 65 anni, su una popolazione totale di 3.515.319,00, cioè il 22,67% della popolazione totale. L’indice di vecchiaia (rapporto percentuale fra numero di residenti over 65 e under 15) più alto è Cornovecchio, nel territorio del lodigiano, con 358,8 (quindi 358 anziani ogni 100 bambini), mentre il più giovane è Carpiano (MI) con 96. L’Indice di vecchiaia medio sull’intero territorio ATS è 180,4 di cui 213,3 per le donne e 149,5 per gli uomini.
Analisi del bisogno
Per poter avere una conoscenza dello stato del bisogno territoriale, è stata eseguita da ATS un’analisi della richiesta sociale. Basandosi sui punti indicati dalla legge del marzo 2024, elaborate delle schede di ricognizione del bisogno, compilate da Ambiti, ASST, dagli Enti del Terzo Settore facenti parte dei Forum del Terzo Settore e dai Centri per la Famiglia.
Dalle schede restituite dagli Ambiti, è emerso che alcune aree del territorio ATS vedono già una progettazione attiva e ben avviata circa il tema dell’Invecchiamento Attivo, con interventi complessi e articolati, mentre altre aree necessitano un potenziamento degli interventi.
Dalle domande aperte, emerge il bisogno negli Ambiti territoriali di implementare o potenziare alcuni interventi e alcune azioni, quali:
- incentivare o introdurre le figure dei Custodi Sociali e/o Amministratori Sociali;
- potenziare le attività legate alla formazione, alla condivisione di esperienze e alla prevenzione (corsi di prevenzione cadute, corsi di prevenzione per specifiche patologie ricorrenti nella popolazione over 65, corsi antitruffa);
- potenziare l’attività volta a diminuire il Digital Divide;
- progetti di housing sociale o individuazione di spazi per abitazioni a prezzi calmierati;
- presenza di psicologo di comunità per attività di gruppo e/o domiciliari (attenzione su depressione nell’invecchiamento, isolamento sociale, lutto);
- attivazione di servizi leggeri volti a creare un monitoraggio sociale nelle situazioni di fragilità (telefonate sociali, volontario a domicilio);
- coinvolgimento di Medici di Medicina generale e altre strutture socio-sanitarie (RSA).