“Vorrei che nei prossimi anni il ministero delle Infrastrutture diventasse la casa dei sindaci e dei governatori. Quello che vivevo negativamente dall’altra parte della barricata era il mancato coinvolgimento dei territori. È proprio sui territori che si decidono le sorti delle opere pubbliche e delle infrastrutture”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in collegamento da Bruxelles a ‘L’Italia delle Regioni‘, in corso di svolgimento a Palazzo Lombardia.
A dicembre il codice degli appalti
In tema di codice degli appalti, su cui sono arrivate oltre 60 riflessioni da organismi diversi, e per cui molti amministratori lamentano i ricorsi che stanno bloccando le attività, “martedì 6 dicembre – ha annunciato Salvini – incontro il presidente Anci, Antonio Decaro; vorrei portare in Consiglio dei ministri entro metà dicembre il futuro codice degli appalti e dei contratti pubblici, discusso con tutti, Regioni, Comuni e sindacati. Garantiremo percorsi trasparenti, il coinvolgimento, la discussione pubblica, poi toccherà alla politica decidere. Giusto ascoltare, ma è impossibile che ci sia un ricorso al Tar che blocca per mesi una opera pubblica di interesse collettivo da centinaia di milioni di euro”.
Nulla più deve essere calato dall’alto
“Di carne al fuoco ne abbiamo messa, sia in questioni locali, come i 5 milioni per il ponte di Vigevano, la Conferenza di servizi per la Vigevano – Malpensa o lo snellimento dei sei chilometri della bretella autostradale della Valtrompia. Questo – ha spiegato – per dire quanto sia fondamentale per il futuro del Paese il coinvolgimento dei territori”.
Province torneranno enti con funzioni e potere
“Questa può essere la legislatura in cui si passa dalle parole ai fatti. Reintrodurremo – ha auspicato il ministro – l’ente Provincia con denari, funzioni e poteri, eletto dal cittadino direttamente, per offrire più servizi e con minori oneri”.
Piano casa e lotta alla siccità
“Con le Regioni avrò interlocuzioni anche su un nuovo ‘piano casa’ – ha poi spiegato il ministro – non ci limiteremo alla rigenerazione urbana ma punteremo a una vera e propria visione dell’edilizia popolare a livello nazionale, con la regia del Mit. Così come ho proposto il tavolo acqua per affrontare i problemi vissuti la scorsa estate a causa della grave siccità”.
Autonomia e sostenibilità
“L’Autonomia – ha concluso il vicepremier e ministro, Salvini – aiuta tutti a competere, a sprecare di meno e a permettere la creazione di lavoro e ricchezza. Vogliamo mettere l’Italia al centro e con molti di voi avremo l’occasione di vederci per disegnare i territori che verranno. La sostenibilità non deve essere solo un’ideologia. Deve essere unita alla pragmaticità di cui abbiamo dato segno in questo mese e mezzo in cui l’Italia è tornata a correre”.
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