In Lombardia i laghi sono protagonisti. L’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali, in rappresentanza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha infatti partecipato a Palazzo Todeschini, a Desenzano del Garda (BS), alla presentazione del Piano industriale 2025-2029 della Gestione Governativa Navigazione Laghi. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il gestore della Navigazione Laghi, Pietro Marrapodi.
Occasione di confronto per rendere laghi protagonisti in Lombardia
“Il confronto avviato – ha dichiarato Mazzali – è stato un’importante occasione per discutere di come rendere la navigazione lacustre non solo un servizio efficiente per i cittadini, ma una vera infrastruttura strategica per la Lombardia del futuro”.
“In un contesto di crescita turistica senza precedenti – ha aggiunto l’assessore – è fondamentale ripensare la mobilità anche in chiave d’acqua: sostenibile, accessibile, moderna. Questo significa trasformare i nostri laghi in assi di spostamento alternativi, alleggerendo il traffico su gomma, migliorando la qualità della vita dei residenti e offrendo al tempo stesso esperienze immersive e panoramiche ai turisti”.
Il piano
Il nuovo Piano prevede investimenti per oltre 110 milioni di euro, destinati a potenziare la flotta con imbarcazioni ibride e sostenibili, digitalizzare i servizi, riqualificare infrastrutture e aprire nuovi cantieri sul Lago di Como, oltre a quello già previsto a Dervio. Entro il 2029 si prevede anche un incremento significativo del personale impiegato nella Navigazione pubblica.
Grande opportunità
“Abbiamo davanti – ha sottolineato Mazzali – una grande opportunità: fare della navigazione lacustre un’autostrada liquida, moderna e capillare, che colleghi le sponde dei nostri laghi in modo veloce, puntuale e inclusivo”.
Lombardia, regione d’acqua
“Pensiamo alla Lombardia non solo come terra di monti e pianure, – ha quindi fatto presente l’assessore – ma come una vera regione d’acqua. I laghi, i fiumi, i canali sono risorse formidabili, ancora in parte inesplorate in chiave turistica e infrastrutturale. Serve una visione di sistema, che unisca mobilità, turismo, sostenibilità e rilancio economico dei territori”.
I numeri
Dati alla mano, l’attrattività dei laghi lombardi continua a crescere. Durante il ponte del 2 giugno, secondo l’Osservatorio regionale per il Turismo, l’occupazione nelle strutture sul Lago di Como ha raggiunto punte del 95%, mentre sul Lago di Garda si è attestata tra l’80% e l’85%.
“Questi numeri – ha spiegato l’assessore – confermano quanto siano attrattivi i nostri laghi, ma ci dicono anche che occorre lavorare per una distribuzione più equilibrata dei flussi”.
“Accanto ai grandi poli turistici come Garda e Como – ha continuato Mazzali – la Lombardia offre gemme meravigliose come il Lago d’Iseo, l’Idro, il Maggiore, i laghi del Varesotto e persino il grande fiume Po. Il nostro obiettivo è valorizzare anche questi territori, portando nuova linfa alle comunità locali e creando un’offerta turistica più diffusa, autentica e sostenibile”.
Garda Unico
Mazzali ha infine richiamato l’esempio del progetto ‘Garda Unico’, promosso in collaborazione tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige, come modello di governance interregionale efficace.
“Con ‘Garda Unico’ – ha ricordato – abbiamo dimostrato che è possibile costruire una visione turistica integrata, oltre i confini amministrativi, per valorizzare un patrimonio comune con servizi coordinati, promozione congiunta e un forte posizionamento internazionale. Questo approccio dovrebbe essere esteso a tutti i bacini lacustri lombardi, per far sistema e parlare al mondo con una voce unica, autorevole e innovativa”.