È stato inaugurato martedì 9 dicembre il nuovo Ospedale di Comunità di Luino (VA), struttura realizzata da ASST Sette Laghi nell’ambito del Piano di sviluppo dell’assistenza territoriale di Regione Lombardia. L’iniziativa rientra nel percorso di potenziamento dei servizi sociosanitari di prossimità. Al taglio del nastro, l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, i vertici di Asst Sette Laghi e rappresentati istituzionali del territorio.

In totale 16 posti letto
L’Ospedale di Comunità, collocato al quinto piano dell’Ospedale di Luino, è stato completamente ristrutturato grazie a un investimento di 2,38 milioni di euro, interamente finanziato con risorse PNRR. La struttura dispone di 16 posti letto e garantisce assistenza a bassa intensità clinica, attiva 24 ore su 24 per tutto l’anno, accogliendo pazienti fragili o cronici in condizioni clinicamente stabili.
Funzione intermedia tra domicilio e ospedale per acuti
Il nuovo reparto svolge una funzione intermedia tra domicilio e ospedale per acuti, offrendo stabilizzazione post-dimissione, recupero funzionale, gestione di percorsi riabilitativi e supporto ai caregiver. La presa in carico è multidisciplinare: medici, infermieri, fisioterapisti e assistenti sociali operano in un modello integrato basato sulla collaborazione con la Centrale Operativa Territoriale (COT) e con i Medici di Medicina Generale.
L’attivazione dell’Ospedale di Comunità di Luino rappresenta un tassello fondamentale per l’applicazione del DM 77/2022, che ridisegna l’assistenza territoriale e prevede un presidio di questo tipo ogni 100.000 abitanti. La struttura è inoltre frutto di una coprogettazione con la Fondazione Monsignor Comi, che contribuisce con un’équipe medica dedicata.

Bertolaso: passo concreto verso una sanità territoriale
L’assessore Bertolaso ha spiegato che “l’Ospedale di Comunità di Luino rappresenta un passo concreto verso una sanità territoriale più vicina ai cittadini. Non si tratta solo di aprire una nuova struttura, ma di far funzionare davvero una rete integrata che coinvolge Medici di Medicina Generale, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e presidi territoriali. Tutti devono lavorare insieme, senza interruzioni tra un livello e l’altro, perché è così che si garantisce continuità e qualità dell’assistenza. Al centro di questo modello c’è soprattutto il fattore umano”.
Opera personale motivato
“Nelle strutture di Luino – ha aggiunto – opera personale sanitario molto motivato: medici e infermieri che arrivano anche da altre regioni italiane e che hanno scelto di trasferirsi qui nonostante la forte concorrenza della vicina Svizzera. La presenza di figure specialistiche come gli oculisti e gli anestesisti, e all’interno equipe competenti per la Chirurgia, Medicina, Radiologia e Pronto Soccorso, dimostra che il progetto di medicina integrata sta funzionando e che i professionisti credono davvero in questa realtà”.
“Diamo concreta attuazione a un nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale – ha concluso Mauro Moreno, Direttore Generale di ASST Sette Laghi – capace di rispondere in modo efficace ai bisogni dei pazienti più fragili e cronici, in stretta integrazione con le cure domiciliari e la rete ospedaliera”.



