L’efficacia di ricerca scientifica interdisciplinare, capace di mettere in correlazione in modo proficuo salute e dati ambientali e rendere sempre più competitiva la Lombardia. E’ stato questo il tema principale dell’intervento dell’assessore regionale all’Università, Ricerca, Innovazione, Alessandro Fermi, che ha partecipato a Palazzo Lombardia all’evento di celebrazione dei 10 anni di attività del Centro per la Complessità e i Biosistemi dell’Università degli Studi di Milano, una struttura di ricerca che integra competenze nei settori della fisica, della biologia e dell’informatica per studiare il funzionamento dei processi cellulari, l’organizzazione degli organismi biologici, le dinamiche sociali e il comportamento dei materiali.
A Palazzo Lombardia evento su 10 anni centro di ricerca della Statale sulla complessità

All’evento hanno partecipato i fondatori del centro, i professori dell’Università degli Studi di Milano: Stefano Zapperi, (fisica teorica della materia condensata), Sebastiano Vigna (informatica) e Caterina La Porta (patologia generale).
Fermi: Regione Lombardia promuove ricerca scientifica e sostiene questo centro virtuoso
“A Palazzo Lombardia – ha sottolineato Fermi – celebriamo non solo i dieci anni di attività del Centro per la Complessità e i Biosistemi dell’Università Statale di Milano ma anche un decennio che ha visto nascere, crescere e consolidarsi una comunità accademica, scientifica, tecnologica che ha saputo intrecciare discipline, competenze, passioni per dare risposte nuove a problemi complessi. Il centro è nato con l’intento di andare oltre i confini tradizionali tra biologia, fisica, informatica e scienze dei materiali”.
Fondamentale approccio interdisciplinare
“L’approccio interdisciplinare – ha aggiunto l’assessore all’università, ricerca, innovazione di Regione Lombardia – è dunque diventato il suo segno distintivo. Negli anni ha poi ottenuto riconoscimenti importanti, ma è altrettanto importante la crescita del nostro impatto su temi legati alla sostenibilità. Nello specifico il riferimento è a materiali ecologici, economia circolare, relazione tra salute, ambiente e innovazione. Ad esempio, il centro si è fatto promotore di ricerca che attraversa edilizia sostenibile, biotecnologie, agricoltura intelligente e salute ambientale. Dieci anni fa abbiamo capito che la complessità non è ostacolo, ma opportunità. Auguro al Centro per la Complessità e i Biosistemi altri decenni di ricerca eccellente, impatto sociale, innovazione sostenibile, ispirazione per le nuove generazioni”.
Dati ambientali e salute
Nello specifico, il laboratorio ha messo in atto nuove strategie per l’analisi dei dati ambientali in connessione con la salute. Al centro del lavoro dei ricercatori nuovi algoritmi per la progettazione di materiali sostenibili, riciclabili e biodegradabili. E ancora algoritmi innovativi per la medicina di precisione per una salute inclusiva e nuove strategie per analizzare dati socioeconomici in un’ottica di salute pubblica.
Zapperi (Unimi): Superare approccio settoriale
“La forza del centro è quella di affrontare problemi complessi mettendo insieme competenze molto diverse – ha spiegato il professor Stefano Zapperi – in questo modo è possibile sviluppare strategie innovative che spesso sarebbe difficile immaginare restando chiusi nella propria bolla disciplinare”.






