Pavia, Caruso visita simboli della cultura: tesori da custodire e ammirare

Pavia Caruso
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Nel capoluogo e a Stradella tra Basilica di San Michele Maggiore, Collegio Borromeo e fabbrica di fisarmoniche Dallapè

L’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso, ha compiuto, lunedì 26 giugno, una visita istituzionale a Pavia e Stradella. Visitando la Basilica di San Michele Maggiore, il Collegio Borromeo e la fabbrica di Fisarmoniche Dallapè.

“Pavia, che sorge lungo la Via Francigena, è una terra che custodisce grandi tradizioni – ha affermato l’assessore Caruso – dove la cultura incontra il saper fare artigiano, la spiritualità, l’arte. All’epoca di Leonardo, che vi soggiornò, Pavia era la capitale culturale del Ducato di Milano. E anche oggi, a distanza di secoli, si conferma una terra di grandi ricchezze”.

“Pavia deve diventare, oggi, la Città dell’Università – ha proseguito – e dei collegi. La storia di questa città è strettamente collegata a quella dei suoi collegi”.

E proprio il Collegio Borromeo, il Collegio di merito più antico d’Italia, fondato nel 1561 da San Carlo Borromeo, è stata la prima tappa. “Questo Collegio è la testimonianza del forte binomio tra formazione e territorio, dove arte e sapere si incontrano, nella grande capacità di innovare”.

La visita è proseguita poi alla Basilica di San Michele Maggiore, uno dei capolavori del Romanico italiano, fondata in epoca Longobarda. “La Basilica – ha evidenziato Caruso – è un gioiello unico che deve essere inserito a pieno titolo nel circuito dei grandi cammini. Il rilancio dei cammini spirituali è necessario per poter apprezzare e valorizzare i dettagli del patrimonio artistico e architettonico”.

L’ultima tappa della visita, la Fabbrica d’Armoniche Mariano Dallapè a Stradella. “Si tratta di un luogo – ha dichiarato Caruso – che conserva il fascino del genio e dell’imprenditoria lombarda, nato nella seconda metà dell’Ottocento dalla grande intuizione di Mariano Dallapè. Una fabbrica rimasta intatta nel tempo, con gli oggetti e i ‘suoni del lavoro’ che donano magia ad un luogo simbolico di Stradella e dell’Italia intera”.

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