Olimpiadi 2026, Magoni: occasione per digitale in promozione del territorio

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La 'Valanga azzurra'? Ha accelerato sviluppo nei comprensori montani

Lara Magoni, sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani, è intervenuta sul tema delle Olimpiadi 2026 come occasione di promozione per il territorio, in occasione dell’evento ‘Lombardia Digital Summit‘, che si è tenuto a Palazzo Lombardia.

Olimpiadi promozione territorio“Le Olimpiadi 2026 saranno sicuramene una grandissima occasione di visibilità – ha ricordato – ma questa volta, a differenza di altri eventi come Expo 2015, saranno molti meno i giorni in cui la Lombardia potrà promuoversi con questa vetrina. Dovremo sfruttare il dinamismo del digitale per stare al passo con la velocità delle comunicazioni e lavorare per la promozione del territorio”.

Olimpiadi, grandi numeri per la promozione del territorio

Cinque province coinvolte, 16 discipline olimpiche e 6 paralimpiche, 3.500 atleti per 93 nazioni e una stima di 30.000 persone coinvolte nell’organizzazione. “Quelli olimpici – ha aggiunto Magoni – sono sempre numeri stratosferici. Da sportiva dico che è una grande opportunità, anche di inserimento giovanile. E di conoscenza: Milano si trasformerà in un grande luogo di accoglienza di persone da ogni continente. Un po’ come avveniva nel ‘circus’ bianco iridato con le diverse ‘case’, Italia, Francia o Austria, che rappresentavano tanti spaccati di ogni paese”.

“Chi non si ricorda la Valanga azzurra? – ha sottolineato Magoni – Con i suoi messaggi innovativi, e l’immagine coordinata di abbigliamento e materiali rappresentò una grande spinta per gli investimenti sui comprensori montani. Da lì è nato tutto questo percorso, di innovazione e crescita infrastrutturale nelle località di montagna. Pensiamo, ad esempio, all’evoluzione dei capi tecnici, delle tute da gara, dei materiali e anche negli impianti di risalita. Cinquanta anni di storia che ci hanno portato alla ‘velocità’ di oggi”.

“Le Olimpiadi – ha concluso il sottosegretario – non hanno ostacoli, lo sport è strumento universale che parla una lingua sola, l’inclusione. E penso alle paralimpiadi, solo dal 1992 si affiancarono alle Olimpiadi, ad Albertville, in Francia. Grazie al contributo del digitale i propositi olimpici, il messaggio universale dello sport avrà quella grande cassa di risonanza che il meraviglioso circus bianco merita, senza distinzioni alcune”.

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