“Il Governo promuova presso le Istituzioni europee una posizione sulla futura Politica di Coesione che ribadisca la centralità delle Regioni e del sistema delle Autonomie locali quali soggetti primari nella sua programmazione ed attuazione, congiuntamente al ruolo sussidiario degli attori del mondo imprenditoriale, del lavoro e dell’economia sociale”.
‘Patto per lo Sviluppo’ dalla Lombardia invia un documento al Governo
A chiederlo formalmente, sottoscrivendo un documento congiunto, sono Regione Lombardia, le Parti Sociali e gli altri soggetti del partenariato economico-sociale lombardo che compongono il ‘Patto per lo Sviluppo’. Il testo è stato indirizzato al Ministero per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione.
Fontana: confermata unità di intenti
“Anche attraverso importanti azioni come queste – commenta il presidente Attilio Fontana – la Lombardia conferma compattezza e unità di intenti. L’obiettivo è continuare ad affermare il valore e la forza di una regione che con determinazione vuole mantenere il proprio ruolo strategico non solo a livello nazionale, ma anche su scala internazionale”.
Tornare a un’Europa delle Regioni
“Senza territori – si legge nel documento – non c’è coesione. È necessario tornare all’idea originaria di una Europa delle Regioni, dei territori e delle sue comunità, in una logica sussidiaria”. Il testo individua inoltre nelle “politiche e nei programmi di finanziamento dell’Unione Europea un supporto indispensabile per lo sviluppo presente e futuro del territorio lombardo”.
Puntare su governance multilivello
Nel documento, indirizzato alla presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione, tutte le parti interessate evidenziano quanto “sia fondamentale che, in una logica di governance multilivello, le politiche e i programmi dell’Unione Europea, ‘in primis’ la Politica di Coesione, che da sola vale un terzo del budget europeo – le Regioni e il sistema delle Autonomie locali continuino ad avere un ruolo di interlocutori primari, in quanto più vicini ai territori e alle comunità”.
Promuovere azioni coordinate
Tutto ciò con l’impegno comune dei sottoscriventi di “promuovere e svolgere azioni coordinate e unitarie con le altre regioni italiane ed europee. Nello specifico, l’obiettivo è dare più voce ai propri territori, cittadini e operatori economici e sociali presso le Istituzioni europee. Il tutto promuovendone istanze e interessi e per accrescere il peso delle Regioni”.
I firmatari del documento inviato dal Patto per lo Sviluppo al Governo
Questi i firmatari del documento: Regione Lombardia, Anci Lombardia, Unione Province Lombarde, Cal, Cgil Lombardia, Cisl Lombardia, Uil Lombardia, Ugl Lombardia, Unioncamere Lombardia, Confindustria Lombardia, Confcommercio Lombardia, Confesercenti Lombardia. E ancora Confimi Industria Lombardia, Confprofessioni Lombardia, Confartigianato Lombardia, Cna Lombardia, Casartigiani Lombardia, Claai Lombardia, Federdistribuzione Lombardia. A questi soggetti si aggiungono Assolavoro Lombardia, Cida Lombardia, Forum Terzo Settore Lombardia, Cdo, Alleanza delle Cooperative Lombarde. Completano la lista Confapi Lombardia, Acai, Coldiretti Lombardia, Confagricoltura Lombardia, Copagri Lombardia.