“L’approvazione dell’emendamento nell’ambito del DdL Montagna rappresenta un passaggio fondamentale per riportare chiarezza e verità normativa su un tema, quello dei valichi, che, negli ultimi anni, ha generato confusione e incertezze ingiustificate, soprattutto in Lombardia. È un atto di rispetto nei confronti di chi vive e presidia i territori montani, e un riconoscimento al ruolo svolto da migliaia di cittadini lombardi che praticano, nel rispetto delle regole, l’attività venatoria”. Lo afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, commentando l’emendamento al DdL Montagna, diretta conseguenza del disegno di legge in materia di tutela della fauna selvatica e attività venatoria, il cui iter è in corso in Parlamento.
Beduschi: noi sempre per cornice normativa fondata
“La Regione Lombardia – prosegue Beduschi – ha sempre sostenuto con forza la necessità di una cornice normativa fondata su basi scientifiche, che tuteli ambiente, biodiversità e tradizioni. Questo intervento va proprio in questa direzione: ristabilisce un equilibrio tra tutela ambientale e libertà responsabile nei territori”.
Attività informativa
A scopo di trasparenza, Regione Lombardia aveva già avviato un’attività informativa verso i titolari dei capanni interessati, in ottemperanza a quanto previsto dalle precedenti sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. Tuttavia, l’approvazione della norma da parte della Camera rende quelle comunicazioni superate nei fatti: chi le ha ricevute non deve preoccuparsi, in attesa che anche il Senato confermi la volontà del legislatore, rendendo definitiva una norma che riporta chiarezza su tutta la vicenda.
Nel DdL montagna chiarezza sui valichi
“Un ringraziamento particolare – conclude l’assessore – va al sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Patrizio La Pietra, che ha svolto un ruolo prezioso di raccordo tra i livelli istituzionali, consentendo di portare a compimento un’operazione di verità attesa da tempo dal mondo venatorio lombardo e da tutti coloro che hanno a cuore la vita nelle aree interne e montane”.