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Le famiglie lombarde investono in cultura il 30% in più della media

famiglie cultura

I dati del Rapporto annuale di Federculture

Le famiglie in Lombardia investono in cultura circa 135 euro al mese, valore che supera di oltre il 30% il dato medio nazionale. Lo evidenzia il 21° Rapporto Annuale Federculture presentato oggi Milano alla Fondazione Corriere della Sera.

Il dato delle famiglie residenti in Lombardia è superiore anche a quello della macroarea Nord-Ovest, il cui valore medio di spesa culturale mensile si attesta sui 122 euro.

“La Lombardia si conferma ai vertici della fruizione culturale in Italia”, afferma l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso che ha partecipato all’evento. “In un’Italia che si riscopre consapevole del valore strategico della cultura – ha proseguito – le famiglie della regione più produttiva del Paese scelgono di investire in questo settore che rappresenta sempre più un fattore di crescita e di sviluppo anche economico”.

Il rapporto di Federculture sottolinea inoltre come nel 2024 il 48,4% della popolazione lombarda abbia letto almeno un libro, anche grazie a una rete di oltre 1.300 biblioteche pubbliche, a fronte di una media nazionale del 40,1%. Sempre nel corso dell’anno, il 48,5% dei lombardi è andato almeno una volta al cinema (media nazionale 45,5%), il 38,4% ha visitato mostre o musei (media nazionale 33,6%), il 33,4% siti archeologici e monumenti mentre il 23,4% ha frequentato teatri, percentuali anche queste superiori alla media nazionale.

Visite ai musei

Crescono anche gli ingressi nei musei statali della Lombardia, che nel 2024 hanno superato quota 2 milioni di visitatori, con un incremento dell’8,7% rispetto al 2023, anche grazie a uno strumento come‘Abbonamento Musei’. In particolare, la Pinacoteca di Brera ha accolto oltre 546.000 visitatori (+17,6%), mentre il Cenacolo Vinciano ha sfiorato i 530.000 ingressi (+9,6%). Numeri record anche per Palazzo Reale, con 1,15 milioni di ingressi, che lo posizionano tra i 100 musei più visitati al mondo.

Art Bonus

La Lombardia primeggia anche nell’utilizzo dell’Art Bonus, lo strumento che favorisce le erogazioni liberali a sostegno della cultura: 51,3 milioni di euro raccolti nel solo 2024 e 377,8 milioni dal 2014, pari al 35% del totale nazionale.

Sul fronte turistico, grazie anche al traino del settore culturale, la regione si attesta come la prima in Italia per spesa dei visitatori stranieri, con quasi 10 miliardi di euro nel 2024, in crescita del 4,3% rispetto al 2023 e del 36% rispetto al 2019.

“Come Lombardia – ha proseguito Caruso – continuiamo a investire sulla bellezza, sulla cultura e sull’identità come volano in grado di favorire l’attrattività dei territori. Penso da questo punto di vista alle eccellenze di cui è costellata la nostra Regione, come ad esempio i dieci siti UNESCO che rappresentano non sono solo una vetrina, ma una leva concreta per attrarre, raccontare e costruire valore territoriale. Il nostro è un modello di progettualità che si intreccia con l’impresa culturale e genera comunità”.

E infine, lo sguardo verso i prossimi grandi eventi internazionali: “Milano Cortina 2026 è un’occasione irripetibile – ha evidenziato – che come Regione accompagneremo attraverso l’attivazione di progetti culturali ambiziosi lungo tutta la via olimpica, da Milano alla Valtellina. Un’operazione destinata a lasciare un segno profondo: mostreremo non solo ciò che possediamo, ma ciò che siamo”.

In conclusione, Caruso ha ribadito il valore simbolico della cultura come investimento politico e identitario: “La cultura non è una cornice”.

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