Il 23 novembre del 1985 veniva eseguito all’Ospedale Niguarda il primo trapianto di cuore. Nell’Aula Magna del nosocomio milanese, si è svolto un convegno per ricordare quattro decenni di progresso scientifico, innovazione tecnologica e straordinaria dedizione clinica, al quale hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso.
Tra gli interventi anche quello del direttore generale dell’Asst del Niguarda Alberto Zoli e del presidente del convegno, Claudio Russo, direttore della Struttura Complessa di Cardiochirurgia e Trapianto di Cuore.
Presidente Fontana: 40 anni di progresso
Il governatore ha sottolineato come questo traguardo rappresenti “40 anni di progresso, con una Lombardia che si conferma un’eccellenza nazionale e internazionale”.
“La trapiantologia è uno dei settori in cui più si vede l’impatto della capacità logistica, organizzativa, chirurgica e clinica – ha aggiunto Fontana – una complessità che può essere affrontata solo in centri d’eccellenza. Niguarda è senza dubbio uno di questi”.
Il presidente ha ricordato che l’alta specializzazione lombarda è possibile “grazie a un sistema sanitario che favorisce la collaborazione tra strutture regionali, garantisce l’utilizzo ottimale di tecnologie sofisticate e valorizza la professionalità”.

A Niguarda un nuovo primato: il trapianto di cuore artificiale
“La cardiochirurgia lombarda ha dato e continua a dare un contributo straordinario a livello nazionale e internazionale”, ha ribadito Fontana, evidenziando come i successi siano frutto dell’interazione tra competenze diverse, della tempestività e dell’efficienza organizzativa.
Tra i risultati più recenti, il presidente ha ricordato che “lo scorso anno a Niguarda è stato realizzato un nuovo primato: il trapianto di cuore artificiale, reso possibile non solo dalle capacità chirurgiche, ma anche dalla presenza di équipe multidisciplinari, tecnologie d’avanguardia e sistemi di trasporto organi altamente performanti”.
Assessore Bertolaso: successo frutto del lavoro coordinato di centinaia di persone
L’attività dei trapianti in Lombardia – ha detto Bertolaso – è un punto di eccellenza iniziato 40 anni fa e ancora attuale. Il successo non è merito esclusivo del singolo chirurgo, ma il frutto del lavoro coordinato di centinaia di persone: un’operazione corale che unisce varie equipe multidisciplinari e professionalità, comprese quelle che si occupano del trasporto organi e il mondo del volontariato che sensibilizza sul tema della donazione”.






