Recovery plan, la Lombardia rivendica il ruolo delle Regioni europee

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È stata presentata giovedì 18 marzo, nel corso dell’evento online ‘Regions for EU-Recovery: European Regions as driving power to boost recovery all over Europe’, l’iniziativa promossa da Baviera, Catalogna, Lombardia e da altre 26 regioni europee che rivendica il ruolo delle Regioni europee nella lotta alla pandemia e nella definzione del Recovery Plan. Nonchè nella messa in campo di misure e di risorse economiche sia proprie che afferenti alla rimodulazione dei fondi europei assegnati con i Programmi Operativi Regionali dalla Programmazione 2014-2020 per contrastare la crisi economica e sociale provocata dal Covid-19.

Una lettera a Ursula van der Leyen

La Lombardia e le altre regioni europee hanno firmato una lettera indirizzata alla presidente della Commissione Europea, Ursula van der Leyen, al presidente del Consiglio d’Europa, Charles Michel, e al presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che conferma l’impegno delle regioni europee a rafforzare il proprio ruolo nella ripresa post-Covid. E lo fa condividendo le strategie di ripresa regionali e le buone pratiche nella gestione dei fondi dell’UE, ma rivendicando anche il valore aggiunto del livello regionale per l’agenda di ripresa dell’UE. In nome del principio di sussidiarietà.

Le regioni firmatarie

Le regioni firmatarie con la Lombardia sono: Aland, Auvergne-Rhône-Alps, Baden-Württemberg, Isole Baleari, Paesi Baschi, Baviera, Bjelovar, Provincia Autonoma di Bolzano, Bratislava, Carinzia, Catalogna, Emilia-Romagna, Fiandre, Hessen, Krapina, Koprivnika, Lazio, Lombardia, Lower Austria, Medjimurje, Nouvelle-Acquitanie, Occitanie/Pyrénées-Méditerranée, Provence-Alps-Côte d’Azur, Tirolo, Valencia, Varazdin, Voralberg, Vallonia e Wielkopolska.

Dialogo Governi-regioni

Nella lettera si chiede esplicitamente ai leader politici delle istituzioni europee e degli Stati membri di dialogare direttamente con il livello regionale. Le regioni, infatti, sono pronte, disponibili e in grado di contribuire a una politica di ripresa dell’UE sostenibile che risolva le sfide comuni che sono da affrontare insieme.

L’impulso della Baviera

L’evento di giovedì 18 marzo nasce dalla Rappresentanza della Baviera presso l’Unione Europea. In collaborazione con le delegazioni delle altre regioni firmatarie. Presenti il capo della Task Force Recovery and Resilience, Céline Gauer, e il presidente della Commissione Bilancio del Parlamento europeo, Johan Van Overtveldt. Che hanno confermato l’importanza del coinvolgimento delle Regioni sia nella fase di predisposizione che di implementazione dei piani. In quanto sono le Regioni a sapere meglio dove gli investimenti possono essere più produttivi sul territorio. Nonchè quali siano i colli di bottiglia da evitare o rimuovere. E perché, nei fatti, molti degli effetti dei piani nazionali di ripresa e resilienza riguarderanno soprattutto i territori.

Coinvolgimento delle realtà locali

Il Regolamento sul dispositivo di ripresa e resilienza prevede un coinvolgimento delle autorità locali, che nei fatti sta avvenendo con modalità diversificate negli Stati Membri, più o meno sostanziale e incoraggia la complementarietà dei fondi di ripresa e resilienza con gli altri fondi strutturali europei. La Commissione europea incoraggia il coinvolgimento, ma naturalmente non può imporlo, trattandosi comunque di piani nazionali portati avanti dagli Stati membri.

Progetti per azioni concrete

Regione Lombardia ha presentato lo scorso mese di novembre proposte precise per azioni concrete e un posizionamento tematico delle stesse in linea con i primi indirizzi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le propsote di Regione Lombardia

Le proposte di Regione Lombardia, per circa 35 miliardi di investimenti complessivi, nascono dal confronto con gli stakeholder nell’ambito del Patto per lo Sviluppo e poggiano su priorità trasversali capaci di creare reti tra azioni e dando un ‘senso complessivo’ per orientare il futuro e si concentrano su quattro sfide principali:

  • il digitale per la ripresa e la resilienza;
  •  transizione verde;
  •  rigenerazione urbana e territori dell’abitare;
  •  attrattività e competitività territoriale.

‘Ecosistema Lombardia’

Queste sfide rappresentano diverse prospettive con cui si traguarda il più complesso ‘ecosistema Lombardia’. Frutto dell’intreccio di variabili territoriali, sociali, economiche e culturali. E finalizzate a rendere più competitivo e resiliente l’ecosistema lombardo, visto come un unicum. Creando così le condizioni abilitanti indispensabili per il rafforzamento della competitività delle imprese sia a livello locale che nelle reti globali. Così riducendo le disuguaglianze tra territori e persone. Con la consapevolezza che una società inclusiva è più attrattiva.

gus

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