Sono oltre 100 gli imprenditori che hanno risposto all’appello di Regione Lombardia aderendo all’iniziativa bresciana organizzata dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi. Presso la Camera di Commercio si è svolto infatti l’incontro ‘La Regione per le imprese: sfide e prospettive dell’industria manifatturiera‘ che ha registrato un elevato numero di partecipanti anche grazie alla consolidata collaborazione di tutte le associazioni di categoria del comparto industria (Confindustria, Confapindustria e Confimi).
La vicinanza di Regione al mondo delle imprese
Assessore Guidesi: sempre più forte rapporto imprenditori-Regione
“Dove, come Regione, non avevamo le competenze nelle scelte – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi – abbiamo promosso questo coinvolgimento per individuare le possibili soluzioni. Lo abbiamo fatto sull’energia, sul credito e su tanti altri temi”.Assessore Tironi: formazione cruciale per competitività
“Voglio ringraziare l’assessore Guidesi – ha detto Tironi – per l’opportunità che oggi dà a tutto il comparto manifatturiero e non solo della provincia di Brescia con questo appuntamento importante che mette al centro le sfide del mondo dell’impresa. A tal proposito non possiamo non pensare alla sfida che noi abbiamo davanti: quella delle competenze e del capitale umano. Tutto il tema della formazione che rappresenta un tema fondamentale per le aziende in quanto permette loro di restare sul mercato del lavoro. Tutto nasce dall’ascolto e dalla raccolta del fabbisogno delle nostre aziende che attraverso la filiera di scuole professionali possiamo mettere a disposizione. Nella formazione Regione Lombardia crede da sempre. Da anni potenziamo il nostro sistema, fino ad arrivare agli Its accademy. Queste realtà danno la possibilità di continuare a formare i ragazzi e inserirli subito nel mondo del lavoro qualificati e pronti a entrare in azienda”.Assessore Mazzali: sogno di portare i turisti in tour del ‘saper fare lombardo’
“Oggi in Lombardia – ha detto Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale della Regione Lombardia – il turismo vale sempre di più come comparto economico. La Lombardia oggi non è infatti solo locomotiva economica d’Italia con la sua manifattura industriale; la nostra regione è anche un traino del turismo, un comparto che contribuisce al Pil regionale per il 13%, includendo il settore della Moda e del Design, che rientrano nelle mie deleghe. In Lombardia siamo anche maestri di quel ‘saper fare‘ artigiano che tutto il mondo ci invidia. Penso a ceramisti, orafi, liutai, restauratori, incisori, scultori, di cui anche Brescia è ricca. Ho allora un sogno: mi piacerebbe portare i tanti turisti che affollano le nostre località di vacanza, anche ‘in tour‘ in tanti ‘luoghi del fare‘. Mete che conservano le nostre tradizioni artigianali”.
Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia): L’importanza di fare sistema
Francesco Ferrari (Confimi Lombardia): le difficoltà dei prossimi mesi
“Ritengo – ha detto il presidente di Confimi Lombardia Francesco Ferrari – che la manifattura lombarda nel prossimo futuro, oltre al superamento di un autunno/inverno in moderata flessione in senso generale, debba fare i conti con altri elementi di contrasto al proprio benessere e sviluppo’. Ferrari ha ricordato infatti come il rialzo dei tassi di interesse ‘stanno scoraggiando gli investimenti’ e come il caro vita influenzerà negativamente l’export. Inoltre, ha richiamato anche la carenza di manodopera specializzata ‘necessaria a produrre in settori di nicchia che richiedono alta qualità di risorsa umana, professionalità che oggi è introvabile e ricercata e pagata a suon di prezzi al rialzo al miglior offerente’. Infine, l’attrattività professionale: ‘i nostri ragazzi sognano di fare altro che non il buon tecnico o l’operaio specializzato, quindi bisognerà rivisitare i nuovi modelli proposti ai giovani nella nostra società”.
Luigi Sabadini (Confapinidustria Lombardia): la preoccupazione per l’aumento dei tassi di interesse
Luigi Sabadini, presidente Confapindustria Lombardia, ha posto particolare attenzione sull’aumento da parte della BCE dei tassi di interesse e sulle risorse umane. “I tassi di interesse – ha affermato Sabadini – hanno il dogma dell’inflazione al 2%. Sembrano il medico che ammazza il paziente per arrivare al numero di battiti cardiaci che si è prefissato in un tempo ristretto. Senza aspettare di vedere se la cura fa effetto o meno. È una strategia che rischia di distruggere il tessuto economico’. Sabadini ha proseguito sul tema delle risorse umane. “Al problema della mancanza di manodopera nelle aziende – ha aggiunto – dobbiamo rispondere con sempre maggiori investimenti in formazione che dovrà riguardare anche gli stessi imprenditori. Sarà fondamentale prevedere nuove forme di collaborazione tra il mondo scolastico e quello aziendale”.






