Covid, appello a ISS per catalogare correttamente debolmente positivi

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Da studio professor Baldanti emerge che Lombardia sta superando fase emergenza

“Abbiamo chiesto ufficialmente all’Istituto Superiore di Sanità di introdurre una netta distinzione dei casi ‘debolmente positivi’ al Coronavirus rispetto agli altri, in base alle nuove rilevazioni effettuate dalla comunità scientifica”. Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando lo studio elaborato dal professor Fausto Baldanti, responsabile della Virologia molecolare dell’IRCCS San Matteo di Pavia in relazione alla carica infettiva dei casi ‘debolmente positivi’ al tampone.
Il documento scientifico è allegato alla lettera inviata lunedì 22 giugno al professor Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS.

Sempre più casi ‘debolmente positivi’

“In Regione Lombardia – spiega Gallera – i casi a oggi rilevati rappresentano sempre di più un esito ‘debolmente positivo’: lo studio del prof Baldanti evidenzia che su 274 tamponi ‘RNA Covid’ con queste caratteristiche, solo 8 (il 2,9%) sono risultati in grado di crescere in coltura ed essere, di conseguenza, potenzialmente infettivi”.

Vasta operazione di screening sierologica

“Abbiamo avviato una vasta operazione di screening sierologica – aggiunge Gallera – alla quale seguiranno tamponi in caso di positività al prelievo ematico. I test vengono eseguiti ai cittadini delle aree più colpite dall’emergenza Covid, ai nuovi ospiti delle Rsa e dei Centri per disabili, alle Forze dell’ordine, ai pazienti in fase di ricovero. Da questi esami emergeranno certamente nuove positività che dovranno essere però considerate nella giusta misura. Ciò al fine di non creare allarmismi e dare la dimensione vera e reale della diffusione del contagio nella nostra Regione. Che sta superando il momento emergenziale”.

Soglia di attenzione rimane alta

“La nostra soglia di attenzione rimane sempre alta – conclude Gallera – e stiamo comunque affinando in modo costante le misure di sorveglianza. Per renderle sempre più performanti. Nonchè monitorare eventuali nuove situazioni di rischio che potrebbero insorgere sia in questa fase che nel prossimo autunno”.

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