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Dispersione scolastica, accordo tra Lombardia e associazione ‘Rondine’

Regione Lombardia e l’associazione 'Rondine cittadella della pace' hanno firmato un accordo per contrastare la dispersione scolastica.

Tironi: offriamo ai nostri giovani strumenti per trasformare i loro conflitti Obiettivo: limitare fenomeno Neet e sviluppare empatie e senso civico

Regione Lombardia e l’associazione ‘Rondine cittadella della pace‘ hanno firmato un accordo con l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica, rafforzare l’inclusione e il successo formativo degli studenti. In sintesi, si vogliono prevenire tutte quelle le situazioni che spingono i giovani a diventare inattivi, promuovere il dialogo, la cittadinanza attiva e digitale, e prevenire fenomeni di bullismo e violenza nelle scuole.

Lombardia e associazione Rondine accordo contro la dispersione scolastica

Il Protocollo d’Intesa promuove il ‘Metodo Rondine‘ per la trasformazione creativa delle tensioni all’interno del sistema di istruzione e formazione lombardo. È stato sottoscritto dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia  Simona Tironi, e dal fondatore e presidente dell’associazione Rondine, Franco Vaccari.

Il documento prevede una collaborazione pluriennale per integrare nei percorsi educativi regionali un approccio innovativo alla gestione del disagio, basato su relazioni trasformative e non violente.

Nella scuola si costruisce il futuro

“Credo profondamente nella scuola come luogo in cui si costruisce il futuro – ha commentato Tironi – non solo in termini di conoscenze, ma soprattutto di relazioni umane, rispetto e crescita personale. Questo protocollo rappresenta un passo concreto per offrire ai nostri giovani strumenti nuovi e profondi per affrontare e trasformare i conflitti, sviluppare empatia, senso civico e consapevolezza ed evitare il fenomeno dei Neet”.

“È un impegno forte – ha continuato – verso un’educazione che non lascia indietro nessuno e che forma le nuove generazioni che saranno chiamate a guidare lo sviluppo sociale economico e produttivo del nostro Paese responsabili e pronti a contribuire a una società più equa, inclusiva e pacifica”.

Il ‘Metodo Rondine’

Il ‘Metodo Rondine’ è apprezzato anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo ha infatti ribadito in occasione della sua visita nella sede in provincia di Arezzo lo scorso 6 giugno.

Validato da importanti università italiane e riconosciuto a livello nazionale e internazionale è stato promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito tramite protocollo d’intesa per favorire, crescita personale, l’educazione alla pace, alla legalità, alla convivenza e allo sviluppo sostenibile tramite il suo approccio relazionale al conflitto unico.

Obiettivo: rigenerare i legami sociali

L’obiettivo è rigenerare i legami sociali negli ambienti in cui si vive, si studia e si lavora, promuovendo una cultura collaborativa tra pubblico, privato e Terzo Settore, capace di prevenire nuove forme di disagio e povertà educativa.

“In un mondo segnato da nuove fragilità e crescenti tensioni sociali – ha spiegato Vaccari – è urgente dotare i giovani di strumenti concreti per gestire i conflitti in modo costruttivo. Siamo davvero grati alla Regione Lombardia per questo accordo che apre un percorso lungimirante e ci vede uniti nell’impegno condiviso di portare nel territorio un’innovazione educativa sperimentata da oltre vent’anni a Rondine. L’obiettivo: formare giovani cittadini consapevoli, capaci di abitare in conflitto e diventare protagonisti del cambiamento”.

Sezione Rondine è l’offerta formativa per le scuole superiori, un percorso sperimentale che integra la didattica con l’esperienza rigenerativa di un metodo riconosciuto a livello accademico e ministeriale – ‘Metodo Rondine’ – capace di trasformare i conflitti in occasioni di crescita e di condivisione.

A Brescia, dal prossimo anno scolastico l’offerta sarà realizzata anche nei Comprensivi.

Le sezioni ‘Rondine’

Le sezioni Rondine accompagnano docenti e studenti verso un modo nuovo di fare scuola e di essere gruppo-classe, per poter sviluppare conoscenza, azione, responsabilità e rapporti ‘sani’, dalla prima alla quinta classe delle superiori.

Il ‘Quarto Anno‘ a Rondine, invece, sviluppa una consapevolezza critica, lavora sulla trasformazione del conflitto e rafforza la crescita emotiva e relazionale, dove didattica disciplinare, percorsi educativi interni ed esterni alla classe, aspetti della vita quotidiana nel Borgo, percorsi di team building, gestione dei conflitti, dialogo interculturale e interreligioso si incontrano grazie al ‘Metodo Rondine’.

Questo metodo, maturato in oltre 25 anni di lavoro con l’esperienza dello Studentato internazionale  World House, è applicato al percorso formativo degli adolescenti che si trovano ad affrontare il più importante conflitto della vita: la ricerca della propria identità per diventare protagonisti della propria vita.

 

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