Il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha inviato, martedì 3 settembre, una lettera al presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nella quale, dopo essersi congratulato per la conferma alla guida della Commissione europea, pone alla sua attenzione alcune considerazioni e preoccupazioni riguardanti la futura Politica di coesione ‘post 2027’, chiedendo che “venga riconosciuto un ruolo anche alle Regioni e agli altri attori locali nell’ambito del dialogo tra le Istituzioni europee”.
Quindi indirizzata un’altra missiva ai parlamentari europei eletti nel Nord-Ovest per congratularsi con loro ed esprimere la posizione delle Regione Lombardia sempre in materia di Politica di coesione.
Fontana a von der Leyen: Regioni abbiano ruolo decisivo in Politiche di coesione
Politica di coesione per tutte le Regioni
“La Politica di coesione – aggiunge Fontana – dovrà continuare a riguardare tutte le Regioni. La necessaria attenzione alle aree meno sviluppate non deve andare a discapito di quelle più sviluppate. Ovvero quelle spesso maggiormente interessate dalle importanti sfide connesse alla transizione verso un’economia più digitalizzata e climaticamente neutra. Una Politica di coesione – dunque – che dovrà continuare a essere declinata come strumento a livello regionale. Confermandone l’approccio place-based, la gestione concorrente, il partenariato e la governance multilivello a partire dalla sua fase programmatoria, in una prospettiva realmente sussidiaria. Per garantire una reale coerenza delle sue priorità con le caratteristiche dei territori interessati e degli strumenti finanziari a disposizione”.
Unione incrementi stanziamento per la coesione
“Inoltre – conclude Fontana – l’Unione europea dovrà incrementare lo stanziamento per la Politica di coesione all’interno del prossimo quadro finanziario pluriennale. Considerando l’importanza e la difficoltà delle sfide che intende sostenere. E riportando il livello di cofinanziamento nazionale e regionale ai tassi previsti per il ciclo di programmazione 2014-2020. Indubbiamente, anche in linea con l’evoluzione di altre politiche, la Politica di coesione dovrà progressivamente accettare la sfida di un marcato orientamento ai risultati anziché alla mera capacità di spesa e al rispetto dei tempi di realizzazione. Questo però potrà avvenire solo in un quadro di maggiore semplificazione, di stabilità e di certezza regolamentare”.
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