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Frontalieri, presidente Regione a congresso Uil: vicini a vostre istanze

frontalieri congresso Uil

Autonomia differenziata unica mezzo per azioni mirate

Minuto di raccoglimento per vittime esondazioni Marche

“Da sempre, Regione Lombardia è vicina alle istanze dei lavoratori frontalieri, per ragioni chiaramente geografiche e non solo. Consapevoli delle conseguenze sulla categoria dei vari accordi fiscali a livello governativo, ci siamo sempre adoperati per evitare penalizzazioni per i lavoratori di oltre confine”.  Così il presidente di Regione Lombardia intervenendo al 4° congresso nazionale Uil Frontalieri a Cadegliano Viconago (VA). L’appuntamento è stato aperto con un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime delle esondazioni della notte scora nelle Marche.

Congresso Uil frontalieri

“Lo abbiamo fatto – ha spiegato il presidente – impegnandoci sul tema degli assegni familiari. Abbiamo approvato, tra l’altro, una mozione in Consiglio regionale nel maggio scorso. Nel documento chiedeva al Ministero del Lavoro di attivarsi con l’Inps a tutela del diritto degli oltre 35 mila frontalieri che risiedono in Lombardia. Questi ultimi sono infatti penalizzati dal giorno di entrata in vigore dell’assegno unico universale”.

Il governatore ha quindi evidenziato come anche il tema della reciprocità e del riconoscimento dei titoli professionali sia al centro dell’attenzione della Regione. “Pensiamo – ha ricordato – a quanto fatto in epoca pandemica, in via straordinaria, coi medici e infermieri stranieri”.

Autonomia differenziata

Il presidente è poi tornato sul tema dell’Autonomia differenziata. “È l’unico mezzo – ha detto – per riconoscere e valorizzare la specificità delle Regioni, stimolando le capacità di ogni territorio, compresi quelli di frontiera che necessitano di provvedimenti mirati; zone “speciali” che devono essere riconosciute”.

“Le zone di confine subiscono, ad esempio – ha evidenziato –  anche la concorrenza estera a scapito dei nostri lavoratori. Occorre garantire tutela anche a chi resta. È necessario mettere mano all’organizzazione dello Stato, con un vero decentramento amministrativo a responsabilità ‘diffusa’ e, quindi, effettivo, a tutela, anche, del lavoro e dei risparmi dei lavoratori frontalieri”.

Il presidente ha poi sottolineato che il confronto con i sindacati è basilare per il raggiungimento di obiettivi sfidanti e di lungo periodo. “Occorre proseguire – ha concluso – sulla strada della condivisione e dell’ascolto istituzionale di corpi sociali intermedi, affidabili e responsabili, sui grandi temi economici e sociali”.

 

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