Finanziare percorsi di cittadinanza attiva che garantiscano un’esperienza di protagonismo, partecipazione attiva con orientamento occupazionale , rivolti alle giovani generazioni di età compresa fra i 18 ei 28 anni .
Questo l’intento del provvedimento sulla ‘Leva Civica Lombarda‘ approvato lunedì 22 settembre dalla Giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, di concerto con l’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi.
Leva civica lombarda volontaria, destinazione futuro
L’intervento denominato ‘Leva civica lombarda volontaria: destinazione futuro. Palestra civica di cittadinanza attiva per il rafforzamento delle competenze e delle professionalità delle giovani generazioni’ avrà infatti una dotazione finanziaria complessiva pari a 6 milioni di euro per il biennio 2026-2027. Fondi a valere sulle risorse nell’ambito della programmazione PR FSE + 2021 – 2027.
“Abbiamo quindi voluto fortemente questo innovativo modello di intervento – ha dichiarato l’assessore Lucchini – . Intendiamo infatti supportare i giovani nella fase delicata che caratterizza il passaggio dalla scuola al lavoro. Vogliamo offrire contesti protetti e strutturati nei quali ‘mettersi alla prova’, intraprendere ruoli e responsabilità e maturare una consapevolezza più definita rispetto al proprio progetto di vita”.
Obiettivo incrementare l’occupabilità
“In queste ultime edizioni – ha spiegato Lucchini – le esperienze che i giovani sperimentavano attraverso i percorsi della ‘Leva civica’ consentivano loro di acquisire competenze trasversali e professionali che ora possono essere valorizzate nei loro curriculum vitae. L’obiettivo è infatti incrementare l’occupabilità giovanile, sia attraverso l’esperienza maturata durante il servizio, sia tramite la costruzione di reti relazionali con gli Enti”.
Rafforzare coesione sociale
“Come sempre – conclude il responsabile alla Famiglia – resta quindi prioritario sostenere la partecipazione attiva dei giovani alla vita delle comunità. E fare questo promuovendo il senso di appartenenza e rafforzando il legame con il territorio per contrastare forme di disorientamento e fragilità giovanile. Grazie a questa misura rafforzeremo infatti la coesione sociale della comunità lombarda che si consoliderà anche favorendo interventi di scambio intergenerazionale e socializzazione tra giovani e persone anziane. Tutto ciò in linea con le politiche regionali di invecchiamento attivo”.