Regione Lombardia ha stabilito i volumi di prestazioni sanitarie che gli enti pubblici e privati accreditati dovranno garantire nel 2025 per rispondere meglio alla domanda di salute dei cittadini. È quanto prevede una delibera approvata lunedì 16 giugno 2025 dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso.
Piano operativo attività sanitaria 2025: volumi e prestazioni degli enti
Enti erogatori pubblici
Gli enti pubblici dovranno mantenere o aumentare il livello produttivo del 2024, assicurare continuità mensile (almeno il 70% della produzione del 2024), ridurre l’uso dei canali diretti a favore della prenotazione tramite Rete Regionale (RRP).
Ogni ATS potrà rimodulare l’offerta all’interno del proprio territorio, garantendo comunque il raggiungimento degli obiettivi assegnati. Inoltre, dovrà essere contenuta entro il 10% la quota di prestazioni erogate al di fuori dei sistemi di governo regionale.
Enti erogatori privati accreditati
Per il periodo gennaio-dicembre 2025, il volume di attività degli Enti privati accreditati sarà determinato a livello di ATS sulla base dei dati 2023 e 2024, con eventuali incrementi in base alle esigenze del territorio.
Grande attenzione per screening oncologici
Grande attenzione è riservata ai programmi di screening oncologici, con l’obiettivo di raggiungere un’estensione superiore al 95% per tutte le linee:
- Mammella: donne 45-74 anni;
- Colon retto: adulti 50-74 anni;
- Cervice uterina: donne 25-29 e 47-64 anni.
Saranno garantiti tempi certi per gli approfondimenti diagnostici:
- Colonscopia: entro 30 giorni dal test positivo;
- Ecografia mammaria o altri approfondimenti: entro 28 giorni;
- Colposcopia: entro 45 giorni.
Altri obiettivi strategici del Piano operativo per l’attività sanitaria 2025
Il Piano prevede anche il monitoraggio delle agende prenotabili sulla Rete Regionale; l’obbligo per gli Enti di raggiungere almeno il 90% di prescrizioni effettuabili con DEM (Documento Elettronico Medico).
Le risorse economiche stanziate
Il finanziamento complessivo previsto ammonta a 60,8 milioni di euro, così ripartiti: 40,8 milioni di euro agli Erogatori pubblici (di cui 4,6 milioni per screening oncologici); 20 milioni di euro agli Erogatori privati accreditati (di cui 1,6 milioni per screening oncologici).
Sarà inoltre possibile riconoscere ulteriori risorse, entro limiti prefissati, nel caso di superamento dei target di screening da parte delle strutture sanitarie pubbliche e private.
Bertolaso: più prestazioni, più prevenzione, meno attese
“Un obiettivo concreto – sottolinea l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – più prestazioni, più prevenzione, meno attese”.
“Questo provvedimento – aggiunge – conferma la volontà di Regione Lombardia di rafforzare ulteriormente la programmazione sanitaria, valorizzando l’efficienza degli erogatori, migliorando l’accessibilità dei cittadini ai servizi e ponendo particolare attenzione alla prevenzione oncologica”.