Regione Lombardia potenzia la rete dei defibrillatori sul territorio

In foto l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, intervenuto a sostegno dei defibrillatori in Lombardia

Il testo individua con chiarezza i soggetti per cui l’abilitazione all’uso del DAE è obbligatoria

Ogni anno in Italia circa 60.000 persone perdono la vita per un arresto cardiaco improvviso, un evento che può colpire ovunque e in qualsiasi momento: a casa, per strada, in palestra o sul lavoro. Le prime manovre di soccorso – rianimazione cardio polmonare e uso del defibrillatore – possono incrementare le possibilità di sopravvivenza del 4-6% ogni minuto.

È per rendere più efficace questa ‘catena della sopravvivenza’ che Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, una delibera che contiene le ‘Indicazioni regionali sull’utilizzo dei defibrillatori automatici/semiautomatici esterni (DAE) e sull’attivazione dei progetti di defibrillazione precoce’, elaborato da AREUAgenzia Regionale di Emergenza Urgenza.

Il provvedimento recepisce le più recenti Linee guida internazionali di European Resuscitation Council (ERC) e American Heart Association (AHA), elaborate a partire dalle evidenze scientifiche fornite da ILCOR, aggiornando e consolidando il quadro lombardo in materia di defibrillazione precoce.

Defibrillatori in Lombardia, cosa cambia

Il documento ribadisce che ogni cittadino, anche in assenza di personale formato, possa utilizzare un defibrillatore nei casi di sospetto arresto cardiocircolatorio, seguendo i comandi vocali dell’apparecchio e, una volta in contatto con la Sala Operativa 118, le indicazioni fornite dagli operatori AREU.

Il testo individua con chiarezza i soggetti per cui l’abilitazione all’uso del DAE è obbligatoria (come i soccorritori che operano a bordo delle ambulanze), fortemente raccomandata (come il personale che lavora in ambito sportivo), raccomandata (ad esempio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado).

I luoghi in cui sono obbligatori

Sono inoltre definiti i luoghi in cui la presenza del DAE è obbligatoria o raccomandata: dagli impianti sportivi dove si svolgono gare professionistiche, agli aeroporti, musei, centri commerciali e altri luoghi ad alto afflusso di persone, fino ai principali spazi di aggregazione cittadina.

Bertolaso: formazione dei cittadini può fare la differenza

In foto l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, intervenuto a sostegno dei defibrillatori in Lombardia“Le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’utilizzo del DAE – ha detto l’assessore Bertolaso – sono strumenti essenziali per salvare vite umane. Ogni minuto è prezioso in caso di arresto cardiaco e la formazione dei cittadini su queste tecniche può fare la differenza tra la vita e la morte”.

“Con questa delibera – ha aggiunto Bertolaso –, puntiamo a rafforzare la rete di emergenza sul territorio, promuovendo la diffusione dei defibrillatori e la formazione della popolazione. Ancora una volta, investire nella prevenzione significa investire nella sicurezza e nella salute di tutti”.

I progetti di defibrillazione precoce attivi in Lombardia

Il documento ribadisce l’importanza dei progetti di defibrillazione precoce attivi in Lombardia e della mappatura a livello regionale garantita da AREU attraverso la piattaforma digitale PADDLES (Public Access Defibrillation Data Location System) che consente alle Sale Operative del 118 di guidare il cittadino verso il dispositivo più vicino in caso di emergenza.

Il sistema invia anche alert automatici ai detentori dei DAE, ricordando le verifiche periodiche da effettuare favorendo così una gestione efficiente e uniforme della rete.

Le caratteristiche essenziali dei DAE

La delibera regionale fornisce inoltre indicazioni sulle caratteristiche essenziali dei DAE e raccomandazioni pratiche per la loro acquisizione, ribadendo il valore della formazione erogata dai Centri riconosciuti, che consente ai cittadini di imparare le manovre di rianimazione cardiopolmonare e l’uso corretto del defibrillatore per un soccorso più rapido, sicuro ed efficace.

Il numero di interventi effettuati

Negli ultimi anni, il numero di interventi effettuati utilizzando i defibrillatori installati sul territorio è in costante aumento: dai 339 del 2021 ai 428 del 2024, con una proiezione che conferma un ulteriore incremento.

Nel 2024, le Sale Operative Emergenza Urgenza hanno fornito istruzioni telefoniche per le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base nel 78% dei casi di sospetto arresto cardiaco in luogo pubblico, mentre un DAE pubblico è stato utilizzato nel 25% dei pazienti.

In Lombardia operano al 2025 3.950 istruttori BLSD per operatori laici, di cui circa 3.000 formati direttamente da AREU, e dal 2016 l’Agenzia ha formato 443.630 cittadini all’utilizzo del DAE e alle manovre salvavita.

Complessivamente, la Regione può contare su oltre 475.000 operatori laici certificati BLSD e sui circa 23.000 defibrillatori di pubblico accesso censiti nella piattaforma PADDLES.

Defibrillatori di pubblico accesso per province

Qui di seguito la suddivisione per province dei circa 23.000 defibrillatori di pubblico accesso.

BG 2774
BS 3436
CO 1402
CR 718
LC 832
LO 522
MB 1617
MI 6656
MN 994
PV 1105
SO 551
VA 1837
Altri da definire
Totale 22444
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